Acqua minerale, controlla in frigo se hai queste marche | L’hai bevuta? Avviati al pronto soccorso, sei nei guai
Decisamente le materie prime e quelle lavorate del giorno d’oggi non sono più le stesse di un tempo, e spesso sono anche contaminate
Quante volte abbiamo sentito dire che dai banchi del supermercato sono stati tolti degli alimenti che addirittura sono stati ritirati in interi lotti perché contaminati da questo o quell’altro batterio? Purtroppo sta succedendo sempre più spesso, ed a volte accade anche che il ritiro dal mercato non sia così tempestivo.
Infatti avviene che il ritiro dal mercato di alcuni prodotti che risultano contaminati si verifichi solamente dopo che l’eventuale batterio o tossina ha già intossicato almeno una persona, che diventa il cosiddetto “paziente zero” di una possibile intossicazione di massa.
La cosa grave è che questo tipo di intossicazioni stanno avvenendo anche per quanto riguarda la semplice acqua minerale. Essa non dovrebbe in teoria creare problemi. Sempre più spesso viene trovata contaminata da batteri e sostanze che invece non si dovrebbero trovare al suo interno.
Nella fattispecie sono state trovate alte concentrazioni di PFAS nelle bottiglie di acqua minerale di noti marchi in vendita nei supermercati. Le cosiddette PFAS sono delle sostanze perfluoroalchiliche che sono nocive per la salute, anche a volte da altri fattori come salmonella, Escherichia Coli, Listeria e via dicendo.
Cosa sono i PFAS
I PFAS sono delle sostanze che purtroppo si trovano anche nell’acqua minerale. Questi composti chimici tossici, se accumulati nell’organismo, destano sempre più preoccupazione. I loro attacchi sono molteplici. Si tratta di sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate permanenti, estremamente resistenti nell’ambiente e nell’organismo che possono provocare problemi al fegato, malattie tiroidee, obesità, problemi di fertilità e cancro.
Il problema è che essendo resistenti all’acqua, alle macchie e al grasso, i PFAS dagli anni ’50 sono utilizzati per produrre tanti oggetti di uso quotidiano come le padelle antiaderenti, le giacche impermeabili, l’abbigliamento tecnico ma anche prodotti cosmetici.
Dove si trovano i PFAS
La concentrazione di PFAS più apprezzabile si trova nei tappeti e nelle moquette ma non solo. Anche nelle cartucce e nei toner delle stampanti, nel sale marino, nel latte e nel pesce con contaminazione di acque e terreni che comportano un accumulo delle sostante tossiche negli animali fino ad arrivare all’uomo. E era si scopre che i PFAS sono presenti anche nell’acqua minerale.
Secondo uno studio è emerso che i PFAS si trovano in diversi marchi in vendita nei supermercati nel mondo. Il test è stato eseguito da PAN Europe – Pesticide Action Network Europe – su 19 bottiglie con marche differenti provenienti da diverse nazioni europee. I PFAS erano presenti in 10 marchi su 19.