Nocera Inferiore, abusava della moglie costringendola a non uscire di casa: uomo rinviato a giudizio
Il cittadino di origine marocchine residente nel comune del salernitano dovrà rispondere di diversi capi d’accusa piuttosto pesanti
Gli abusi ai danni delle donne purtroppo sono sempre più all’ordine del giorno. Tra i veri e propri femminicidi e i maltrattamenti reiterati le cronache sono ormai sature di questi casi, che andrebbero in qualche modo debellati.
Purtroppo nonostante le molteplici campagne di sensibilizzazione a riguardo non c’è stato chissà quale miglioramento per quanto concerne la frequenza di questi avvenimenti. Ciò non significa minimamente che bisogna mollare la presa o accettare i soprusi.
Denunciare questi atti deplorevoli è e deve rimanere la base per potersi difendere e l’auspicio è che nonostante i leciti timori, in futuro possano esserci più donne pronte a raccontare ciò che ingiustamente subiscono da alcuni uomini.
Proprio negli ultimi giorni nel salernitano è accaduto un fatto analogo, che ha lasciato in dote dei particolari che fanno veramente rabbrividire. Andiamo a scoprire i dettagli di questo autentico squallore.
La denuncia della moglie
Come si evince dalle notizie riportate da salernotoday.it, un cittadino marocchino residente a Nocera Inferiore è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti, lesioni, violenza sessale e il possesso di una spada non dichiarata.
Stando al racconto della donna, l’uomo l’avrebbe anche costretta a non uscire di casa e ad avere rapporti intimi contro la sua volontà. Già lo scorso giugno era finito ai domiciliari e a breve si saprà quale sarà il suo destino visto il giudizio immediato a cui sarà sottoposto dinanzi al collegio del tribunale nocerino.
I brutali maltrattamenti ricevuti dalla donna
L’inchiesta è stata condotta dalla polizia di stato e in base alle agghiaccianti testimonianze della vittima sono venuti alla luce dei dettagli piuttosto spiacevoli. Tra questi si possono menzionare le aggressioni fisiche e le minacce di morte, utilizzate anche per costringere la donna a ritirare la denuncia. A ciò si aggiungono vessazioni di ogni tipo, tra cui il dover rimanere segregata dentro casa e poter uscire solo in compagnia del marito.
Insomma un cliché ormai consolidato e che in qualche modo va contrastato. Non resta quindi che rimanere in attesa della sentenza e capire se il tutto sarà confermato o meno e se quindi ci sarà una condanna. Al momento l’unica cosa certa e che rincuora è sicuramente che la donna potrà vivere serenamente in questa fase ed aspettare il verdetto finale lontana dal marito.