Angri, rubata bottiglia di Dom Perigon, l’appello del titolare: “Offro una ricompensa a chi mi aiuterà a trovarlo”
Il gestore derubato ha deciso di intraprendere questa strada per arrivare all’autore del furto della preziosa bottiglia di champagne
La fantasia dei ladri non conosce limiti. Pur di poter ottenere denaro ed oggetti preziosi senza muovere un dito sono davvero disposti a tutto. E poco importa che dall’altra parte c’è qualcuno che ha fatto degli enormi sacrifici.
Che sia ad un privato o ad un negozio non cambia nulla, l’importante è farla franca per poi poter sfruttare la ricchezza “acquisita” con metodi loschi e che non hanno niente a che vedere con la legalità.
Purtroppo però bisogna farci i conti e soprattutto è necessario attuare qualsiasi genere di meccanismo difensivo per tenere alla larga questi personaggi poco raccomandabili. Quando però riescono nel loro intento lasciano degli strascichi piuttosto considerevoli.
A tal proposito salernotoday.it riporta una storia abbastanza triste di un proprietario di un’attività commerciale che si è visto derubare di un prodotto molto prezioso, la cui perdita rappresenta per lui un passivo abbastanza consistente.
I dettagli dello spiacevole avvenimento
Il tutto è avvenuto ad Angri dove un uomo è entrato in un negozio rubando una bottiglia di Dom Perignon, che anche i profani della materia sanno quanto possa essere preziosa in termini economici.
Per fortuna è stato ripreso dalle telecamere dell’attività situata in via De Goti. Fingendosi un cliente si è appropriato dello champagne, che in questo specifico caso ha una valutazione che si aggira intorno ai 220 euro.
L’appello del negoziante e l’idea della ricompensa
Un particolare che spiega in maniera eloquente quello che può essere il danno per l’esercente, che tra costo di acquisto e la mancata vendita si ritrova a dover fare i conti con uno scoperto di circa 400 euro. Di fatto l’incasso di una giornata comune e per questo ha deciso di lanciare un appello alla popolazione per cercare di arrivare al responsabile.
Di seguito le sue parole di disperazione e la promessa di una ricompensa per chiunque riesca a fornire dei dettagli decisivi: “A chiunque ci dia info per rintracciarlo, offriamo un riconoscimento. Il cliente in questione ha un maglione verde”. Dunque viene anche fornito un indizio, che per quanto possa essere generico, può sempre rivelarsi utile. Chissà se servirà realmente a smascherare l’autore di questo ignobile e vile gesto. La speranza d’altronde è l’ultima a morire, soprattutto in territori così piccoli dove le persone in generale non passano mai inosservate.