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Borgo Marinari, questo è il posto che Napoli si vanta da sempre | Chi giura amore eterno qui, sarà felice a vita

Castel dell'Ovo
Castel dell’Ovo, a Borgo Marinari a Napoli – pexels – salernosera

Ogni giorno si scopre di Napoli un posto nuovo dove andare a fare una visita, anche se quel posto si trova là da sempre

Uno di questi luoghi che fa parte del capoluogo campano è il cosiddetto Borgo Marinari, una volta chiamato Borgo Marinaro, che si trova nella zona del Castel dell’Ovo ed è di fatto un isolotto, collegato alla città da un istmo artificiale che lo rende accessibile.

Questo borgo è ubicato sull’Isolotto che una volta veniva chiamato Megaride, a ridosso, a est, del Castel dell’Ovo, nel quartiere San Ferdinando. Esso è unito alla terraferma tramite un istmo artificiale collegato col Borgo Santa Lucia.

L’isolotto di Megaride già nel I secolo a. C. era sede di una dépendance della Villa di Licinio Lucullo. Nel V secolo qui si insediarono alcuni monaci Basiliani che fondarono il loro convento, dedicato prima a San Salvatore e, successivamente, a San Sebastiano. Per questo motivo l’isolotto venne chiamato Isolotto di San Salvatore. Oggi del convento rimane solo la chiesa di San Salvatore.

La vita del borgo è legata alle attività del suo porticciolo e di quelle del confinante Borgo Santa Lucia di cui costituisce lo sbocco a mare. In passato da qui partivano gli scafi blu dei contrabbandieri di sigarette. Solo negli anni ’90 le forze dell’ordine sono riuscite a debellare definitivamente questi lucrosi traffici. Oggi il borgo è stato ripulito e ospita prevalentemente attività culturali e turistiche. Il porticciolo supporta il funzionamento dei circoli nautici della banchina Santa Lucia dove sono ormeggiati numerosi motoscafi, yacht e barche a vela.

Le leggende di Borgo Marinari

Secondo la leggenda, l’isolotto di Borgo Marinari, che originariamente si chiamava Megaride, fu fondato dai coloni greci provenienti da Megara Iblea, in Sicilia, attorno all’VIII secolo a.C. Tuttavia, la sua fama è legata in particolare al mito greco di Parthenope, una sirena che si dice abbia trovato la morte proprio tra queste acque.

Nel corso dei secoli, Megaride è stata teatro di numerosi eventi storici. Durante il periodo romano, l’isolotto ospitava una villa imperiale. Nel Medioevo, divenne una fortezza e ospitò vari signori locali. Tuttavia, il vero cambiamento per il Borgo Marinari avvenne nel XVII secolo, quando il re Ferdinando IV di Borbone decise di trasformare l’isolotto in un piccolo villaggio di pescatori.

Sirena
La leggenda di Borgo Marinari è legata a quella della sirena Parthenope – pexels – salernosera

Dove mangiare a Borgo Marinari

Tra le attrazioni principati di Borgo Marinari c’è il Castel dell’Ovo, una fortezza imponente che si erge maestosamente sul Golfo regalando una vista mozzafiato sulla baia e sul Vesuvio. Prende il nome dalla leggenda secondo cui il poeta Virgilio, incaricato dal re di Napoli di custodire un uovo magico che garantiva la prosperità della città, decise di nasconderlo sotto le fondamenta della fortezza.

Ma a Borgo Marinari ci sono posti dove vale la pena fermarsi a mangiare.  Tra questi, lo storico ristorante “Zi Teresa”,  “La Bersagliera” aperto dal 1919 e il “Ristorante Ciro”, accanto a proposte più moderne come quelle offerte dall’”Officina del mare”.