Le donne più belle d’Italia sono di Ischia, la storia parla chiaro | Quelle di Barano hanno il SEGRETO da secoli, altro che Make-up Artist
Secondo un’antica leggenda popolare le donne della località ischitana devono la loro bellezza ad un particolare piuttosto interessante
L’isola d’Ischia è di gran lunga una delle perle della nostra regione. Ogni anno attira milioni di visitatori da ogni parte d’Italia e del mondo. D’altronde offre mare, montagna, natura e buon cibo. Insomma, il mix perfetto per una vacanza all’insegna della serenità.
Eccetto i mesi invernali (dove possono capitare anche delle giornate primaverili) nel resto dell’anno il clima è ampiamente favorevole e ciò consente ai viaggiatori più curiosi di poterla scoprire lontano dai periodi di maggiore ressa.
Ischia però è nota anche per le sue acque termali uniche al mondo, che possono essere sfruttate per benessere e anche a scopo curativo. E proprio sotto questo punto di vista spiccano alcune che molti forestieri non conoscono.
Prima di svelarvi quali sono così come riportato da movery.it, è bene precisare che in merito a queste speciali acque c’è una leggenda metropolitana di grande fascino ed interesse. Andiamo a scoprire quale.
La “storia” delle acque di Nitrodi
Stiamo parlando delle acque di Nitrodi, sorgente naturale situata nel comune di Barano. Secondo il racconto le donne di questa località sono ancora più belle visto che possono beneficiare di questa fonte praticamente a chilometro zero.
All’origine di queste acque ci sarebbe la punizione inflitta ad una ninfa. La sua pelle, i suoi capelli e il suo corpo furono disciolti come acqua, dando vita appunto a Nitrodi. Il tutto iniziò durante la pestilenza quando la Sibilla apprese dall’oracolo una profezia secondo cui la salvezza poteva essere garantita solo da una ninfa.
I particolari della profezia della Ninfa
Quest’ultima approfittò della situazione presentandoci come salvatrice, ma solo dopo aver ricevuto i doni votivi presso gli altari a lei consacrati. A quel punto rubò zolfo e nitro che avrebbe dovuto mescolare con le salutari acque per compiere il suo piano. Per sua sfortuna fu scoperta e perse i sensi.
Il suo corpo diventò un sasso e per punizione per il vile furto fu trasformata in una fonte che prese il nome di “Acqua di Nitrodi”. Un’associazione dovuta all’odore del nitro di cui si era appropriata indebitamente. Da quel momento le donne di Barano e non solo si rigenerano da questa straordinaria fonte, che ha realmente degli effetti benefici. L’unico modo per scoprirlo è però testarlo di persona recandosi sul posto.