B&B, chi ha prenotato in questi posti troverà tutto CHIUSO | A Napoli i controlli hanno fatto tabula rasa, ne sono rimasti pochissimi
Napoli ha dichiarato guerra all’abusivismo: nell’ultimo periodo si sono moltiplicati i controlli a tappeto nelle strutture extra-alberghiere, come i numerosi B&B disseminati sul territorio urbano.
Tra tutte le città italiane Napoli risulta essere una delle mete turistiche più frequentate: per le strade della città partenopea si riversano visitatori italiani e stranieri desiderosi di ammirarne tutte le bellezze.
Eppure dietro l’offerta crescente di alloggi per visitatori si nasconde un lato oscuro che la Polizia Locale ha deciso di affrontare dando il via ad una serie di controlli serrati.
Durante le festività natalizie e nelle settimane successive, gli agenti hanno passato al setaccio bed and breakfast e case vacanza, scoprendo irregolarità diffuse che hanno portato alla chiusura immediata di alcune attività.
L’intensificazione dei controlli rappresenta indubbiamente un passo decisivo per tutelare i visitatori in termini di sicurezza e per rispristinare la legalità in un settore che non sembra conoscere crisi.
Controlli nei b&B napoletani: 13 strutture ricettive chiuse su 113
Scendendo nel dettaglio di quanto accaduto emerge come la Polizia Locale di Napoli abbia intensificato i controlli sulle strutture ricettive extra-alberghiere. Tra queste case vacanza e bed and breakfast, con l’obiettivo di arginare l’abusivismo e garantire il rispetto delle normative di sicurezza. L’operazione è stata avviata durante le festività natalizie ed è proseguita nei giorni scorsi. Sono state verificate 113 strutture e si è scoperto che 13 di esse erano totalmente abusive. Esse erano prive di qualsiasi autorizzazione o requisito idoneo per l’esercizio dell’attività.
Gli agenti hanno inoltre comminato 14 sanzioni amministrative per irregolarità gestionali. Vanno dalla mancata comunicazione dei dati degli ospiti all’Autorità di Pubblica Sicurezza fino a violazioni in materia edilizia. Grande attenzione è stata posta al rispetto dell’obbligo di trasmettere le informazioni dei soggiornanti. Tre titolari sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per omessa trasmissione dei dati e sette sanzioni per abusi edilizi accertati nelle strutture.
Obiettivo sicurezza: un drammatico incidente che non deve più ripetersi
La spinta ai controlli, come riportato da FanPage, è scaturita anche dalla tragedia che ha colpito Napoli lo scorso novembre. In quella tremenda data, Emanuela Chirilli, una turista di 28 anni originaria della Puglia, è deceduta in un incendio scoppiato nella camera del B&B in cui alloggiava, situato in piazza Municipio. Questo drammatico episodio ha evidenziato l’urgenza di verificare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno di queste strutture.
La Polizia, in collaborazione con altre autorità competenti, ha innalzato il livello di vigilanza per tutelare la sicurezza dei turisti e dei cittadini. Bisogna infatti ricordare che gli abusi edilizi, le carenze gestionali e la mancata trasmissione dei dati agli organi di pubblica sicurezza non sono solo violazioni amministrative. Sono anche fattori che possono compromettere gravemente l’incolumità degli ospiti.