Cedolino, ora è UFFICIALE: arrivano gli aumenti per tutti | Questa è la data per incassare 400€ in più, prenota le vacanze estive

Il 2025 sembra essere un anno di svolta, o comunque molto più positivo rispetto a quello passato, soprattutto dal punto di vista economico
Moltissime categorie di lavoratori ed ex lavoratori infatti durante questo nuovo anno si trovano nella possibilità di accedere a una serie di bonus ed a una serie di agevolazioni e di benefit che prevedono, alla fine della fiera, un aumento di introiti.
A beneficiare di questo plus monetario saranno in particolare i pensionati, che soffrono più di altri di una mancanza di denaro e di decurtazioni dal cedolino della pensione, ma che quest’anno avranno qualche soddisfazione in più.
Con l’assegno della pensione del mese di marzo 2025 dunque sono confermati gli aumenti della pensione e gli arretrati, così come previsti dalla tabella INPS, e finalmente il cedolino INPS di marzo 2025 si allineerà con quanto previsto dalla legge di Bilancio.
Una bella inversione di tendenza rispetto agli anni passati, quando nei primi mesi del nuovo anno in larga parte i cedolini della pensione non mostravano gli aumenti, anzi, in alcuni casi risultano addirittura inferiori alle aspettative.
L’INPS risana la situazione stipendi e pensioni
Dunque buone notizie per i pensionati, che ai primi di marzo con il cedolino della pensione del mese di corrispondenza del 2025 vedranno questa situazione finalmente sanata ed allineata alle tabelle INPS valevoli per le pensioni del 2025.
L’INPS stessa ha poi confermato che per l’anno 2025, che da molti sarà ricordato come l’anno della nuova Legge di Bilancio e dei tantissimi bonus, gli aumenti saranno dell’0,8% che si tradurranno in pochi centesimi di euro. Di certo non una grande soddisfazione per i pensionati, ma almeno non si vedranno decurtare ulteriormente la pensione.

L’inflazione non perdona
Certo è che lo 0,8% non è decisamente una percentuale di aumento che abbia qualche reale impatto sulla busta paga dei pensionati. Soprattutto di quelli che ricevono i loro emolumenti dall’Istituto di Previdenza Sociale. Ma va ricordato che questa percentuale è basata su un tasso di inflazione stimato. Solo alla fine del 2025 si potrà sapere se questo tasso sarà confermato oppure no. In caso contrario, i pensionati avranno diritto a un conguaglio perequativo. Esso arriverà con il cedolino di dicembre 2025.
Però, per il primo assegno del 2025 non è stato previsto nessun nuovo conguaglio, dal momento che l’indice di rivalutazione per il 2024 è stato fissato al 5,4% ed è già stato applicato dal 1° gennaio 2024. La delusione quindi è tanta, dal momento che sì, arriveranno degli aumenti, ma non saranno dell’entità sperata.