Assegno di invalidità, l’INPS fa il regalo di SAN VALENTINO | In questo foglio ci sono tutti gli aumenti, scopri quanto ti spetta

A San Valentino non ci penserà il tuo amore a farti il regalo ma bensì l’INPS. Ecco che adesso sta annunciando degli aumenti per l’assegno di invalidità…
San Valentino quest’anno non significa solo cioccolatini e fiori, anzi porta una sorpresa molto più grande per tutti i cittadini italiani nel nostro paese.
Infatti, l’INPS ha annunciato che per quanto riguarda gli assegni di invalidità ci sarà un vero e proprio miglioramento gradito a tantissimi cittadini italiani.
Questo arriva in un periodo molto difficile per tutti, in cui il costo della vita non ha fatto che aumentare e le difficoltà economiche hanno gravato tantissimo soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione nel nostro Paese.
Infatti, ci saranno dei cambiamenti molto importanti che puntano al beneficio di alcune categorie di persone. Queste persone vedranno un aumento degli importi mensili a loro destinati.
INPS cambia le regole per l’assegno di invalidità
Inoltre, grazie alla rivalutazione annuale stabilità per adeguare le prestazioni assistenziali all’aumento dell’inflazione. Questa novità andrà a interessare un ampio numero di italiani che al momento usufruiscono dell’assegno ordinario di invalidità, nonché delle pensioni di invalidità civile o altri sussidi annessi e connessi. Tuttavia ci sono ancora alcune domande a cui dobbiamo rispondere e che interessano un po’ tutti, ovvero di quanto sarà l’aumento e chi ne ha diritto.
Le modalità di calcolo e le strategie coinvolte sono stare rese pubbliche in modo da rassicurare i cittadini. L’aggiornamento aiuterà tutti i beneficiari a far fronte in modo più tranquillo alle piccole spese quotidiane che si faticano ad affrontare. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta e a come affrontarlo il più serenamente possibile. L’INPS introduce importanti novità grazie all’aggiornamento fatto riguardo l’assegno di invalidità.

Ecco come funziona il minimo contributivo
Questo punta a favorire soprattutto chi ha avuto delle carriere lavorative discontinue. Infatti, viene chiarito che le persone possono raggiungere i requisiti contributivi minimi anche andando a cumulare i periodi assicurativi che gli sono stati accreditati in diverse gestioni previdenziali.
Prima, coloro che negli anni avevano versato diversi contributi in diverse gestioni previdenziali (come quella per i dipendenti, gli autonomi e la Gestione Separata), poteva rincorrere nel rischio di non riuscire ad accedere all’assegno perché non aveva la possibilità di soddisfare il requisito minimo dei 5 anni di contributi. Ora si potranno però andare a sommare i contributi maturati nelle diverse casse previdenziali e in questo modo si potrà raggiungere il requisito minimo per poter ottenere l’assegno. Un’ottima notizia per tutti quelli che hanno avuto carriere discontinue.