PFAS nell’acqua che beviamo, niente depuratore: con pochi euro elimini tutte le micro particelle pericolose per la salute

Micro particelle pericolose per la salute: scopri come ridurre la presenza di PFAS nell’acqua senza spendere una fortuna.
Negli ultimi anni, la qualità dell’acqua potabile ha sollevato molte preoccupazioni, soprattutto per la presenza di sostanze potenzialmente dannose come i PFAS.
Un problema sempre più urgente e diffuso, con potenziali rischi per la salute.
Questi composti chimici, ampiamente utilizzati nell’industria per le loro proprietà impermeabilizzanti e antiaderenti, sono stati infatti rilevati in diverse fonti idriche e possono rappresentare un rischio per la salute a lungo termine.
Ma è possibile ridurre la loro concentrazione senza investire in costosi sistemi di filtraggio? Scopriamolo insieme.
L’impatto dei PFAS sulla salute
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono composti chimici utilizzati in diversi processi industriali e presenti in molti prodotti di consumo. La loro elevata persistenza nell’ambiente e la capacità di accumularsi nel corpo umano li rendono particolarmente pericolosi per la salute.
Studi scientifici suggeriscono che un’esposizione prolungata a queste sostanze possa essere collegata a problemi come squilibri ormonali, danni al fegato e persino un aumento del rischio di alcune malattie. Purtroppo, eliminarli completamente dall’acqua potabile è un’operazione complessa, poiché i normali filtri domestici spesso non sono sufficienti. Tuttavia, esiste un metodo efficace ed economico per migliorare la qualità dell’acqua senza spendere una fortuna.

PFAS: un pericolo invisibile
Per garantire un’acqua priva di PFAS, la soluzione più efficace è senza dubbio un depuratore con tecnologia ad osmosi inversa o a carboni attivi avanzati. Questi sistemi, però, possono avere costi elevati e richiedono manutenzioni periodiche. Fortunatamente esistono alternative più economiche che, pur non offrendo una rimozione totale, possono comunque ridurre significativamente la presenza di queste sostanze.
Se non vuoi investire in un depuratore costoso, una soluzione pratica e accessibile è rappresentata dalla caraffa filtrante. I modelli dotati di filtri a carboni attivi possono infatti contribuire a ridurre la presenza di PFAS nell’acqua del rubinetto, migliorandone la qualità e il sapore. È importante, però, scegliere caraffe con certificazioni specifiche per la rimozione di microinquinanti e sostituire regolarmente i filtri per mantenerne l’efficacia. Anche se questa soluzione non garantisce l’eliminazione completa dei PFAS, rappresenta un’opzione più che valida per chi desidera migliorare la qualità dell’acqua senza affrontare una spesa elevata.