UFFICIALE, anche in casa NON si può fumare | La Legge stravolge tutto, in questi spazi scatta la multa: telecamere nascoste in stile GF

Uscire di casa e sentire puzza di fumo per le scale o nell’androne del proprio palazzo non è decisamente la migliore esperienza possibile.
Fumare fa male, sia a chi lo fa, sia a chi sta vicino ai fumatori. Le sigarette, i sigari, la pipa: qualunque tipo di dispositivo di questo genere, poi, oltre a essere molto nocivo per la salute, è anche fastidioso, dal momento che il fumo della sigaretta, del sigaro o della pipa che dir si voglia, puzza terribilmente.
Fintanto che si fuma tra le mura di casa propria, niente da dire. In Italia infatti (ancora) è consentito fumare dentro casa, ma non è più possibile invece farlo nei luoghi chiusi che siano anche pubblici. E con questo non si intende solamente ristoranti, bar e luoghi di aggregazione, ma anche le aree comuni dei condomini dove vige un regolamento ben preciso (che non si basa solo sul buonsenso).
Il divieto di fumare sulle scale condominiali, oltre che sintomo di mancanza di rispetto per gli altri abitanti del palazzo, è giustificato anche da motivi di sicurezza. Il fumo può causare un accumulo di sostanze tossiche nell’aria. Rappresenta un rischio per la salute degli altri condomini, specialmente se ci sono persone con problemi respiratori come l’asma.
Il fumo di sigaretta può anche rappresentare un rischio di incendio. Ciò accade soprattutto se le scale sono fatte di materiali infiammabili o se il fumo entra in contatto con oggetti infiammabili. Se ad esempio viene lasciato o gettato un mozzicone acceso nei pressi del ripostiglio condominiale, o in locali dove ci sono materiali infiammabili, potrebbe succedere qualunque cosa.
Non solo questioni di sicurezza
I motivi per cui è vietato fumare nei luoghi pubblici come le scale di un condominio non sono soltanto legati a questioni di sicurezza. Il fumo della sigaretta infatti è pieno di sostanze chimiche tossiche e cancerogene, che possono rappresentare un rischio per la salute dei lavoratori o dei condomini che sono esposti al fumo passivo.
E’ per questo motivo che il divieto di fumo negli uffici è stato introdotto: per proteggere i lavoratori e gli utenti dell’edificio dall’esposizione al fumo di sigaretta. Un divieto applicabile a tutti gli ambienti di lavoro, compresi gli uffici pubblici e privati, le fabbriche, gli ospedali e le scuole.

Multe salate per chi viola la legge
Secondo le leggi che sono state introdotte per normare il divieto di fumo negli uffici, i contravventori possono essere puniti con multe e sanzioni. In alcune aziende, per andare incontro alle esigenze dei dipendenti, e per non creare problemi, hanno allestito aree esterne dedicate specificamente ai fumatori.
Va detto tuttavia che il divieto di fumo negli uffici ha portato numerosi benefici alla salute dei lavoratori e agli utenti dell’edificio. Ha ridotto l’esposizione al fumo passivo e migliorando la qualità dell’aria negli ambienti di lavoro. Inoltre, ha anche contribuito a promuovere stili di vita più sani e a ridurre il rischio di malattie legate al fumo di sigaretta.