ORA LAVORIAMO E PERCEPIAMO LA NASPI | La Calderone aiuta gli italiani, manovra approvata due ore fa

Le nuove disposizioni normative consentono ai disoccupati di poter partecipare ad alcune attività lavorative senza rischiare di perdere l’indennità di sostegno: ecco i casi in cui si può ricevere comunque la Naspi.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha specificato quali siano i requisiti per risultare beneficiari della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), la cosiddetta indennità di disoccupazione.
A quanto pare anche i partecipanti ai tirocini formativi possono percepire questo beneficio senza perdere il diritto al sostegno che viene erogato a chi è stato licenziato dopo anni di lavoro.
La misura è orientata a favorire la riqualificazione professionale dei disoccupati, offrendo loro l’opportunità di acquisire nuove competenze senza compromettere il sostegno economico garantito dalla NASpI.
Attraverso la diffusione di una circolare, l’INPS ha specificato che il tirocinio non è considerato un rapporto di lavoro subordinato, ma un’esperienza formativa che non incide sullo status di disoccupato.
Tirocinio e Naspi: perché le due indennità sono compatibili
In pratica il tirocinante può percepire un’indennità economica per l’attività svolta, che non interferisce con l’erogazione della Naspi perché non viene considerata come reddito da lavoro dipendente. Bisogna sottolineare che non esistono limiti all’importo dell’indennità del tirocinio che possano ridurre l’ammontare della NASpI. Il requisito da rispettare è che il tirocinio deve sempre mantenere la sua natura formativa e non deve trasformarsi in un’attività lavorativa subordinata.
La circolare n. 174 del 23 novembre 2017 dell’INPS chiarisce questa situazione di compatibilità tra NaSpI e tirocini, come riportato da StudioLegaleNardone. Le due indennità possono coesistere senza alcun problema dal momento che il tirocinio è importante come attività formativa e non viene considerato come lavoro subordinato. Non c’è pericolo di contrasto tra i due importi perché l’indennità che deriva dal tirocinio non dà diritto ad altri benefici come la pensione. Questa distinzione è cruciale per evitare malintesi e garantire che i disoccupati possano partecipare a percorsi formativi senza preoccuparsi della perdita del sostegno economico.

Comunicazioni con l’Inps: quando sono consigliate per evitare conseguenze negative
Non risulta obbligatorio comunicare l’adesione ad un tirocinio mentre si sta percependo l’indennità di disoccupazione. In ogni caso è fortemente consigliato comunicare questa condizione all’Inps. La comunicazione può essere effettuata attraverso il servizio online “NASpI-COM: invio comunicazione”, disponibile sul sito dell’INPS. Un piccolo gesto che aiuta ad evitare malintesi e assicura che l’indennità continui a essere erogata correttamente.
In ogni caso i beneficiari devono sempre prestare attenzione: la natura del tirocinio deve conservare la sua natura formativa. La comunicazione con l’Inps deve restare trasparente per tutta la durata dell’attività per evitare eventuali problematiche.