Campania: spazio a nuove politiche sanitarie per quanto riguarda i disturbi mentali

Andiamo a scoprire alcune delle proposte in cantiere per rispondere ai bisogni dei pazienti campani affetti da disturbi mentali

I disturbi mentali fino a qualche anno fa erano un vero e proprio tabù. Se ne parlava poco e alle volte ammettere di essere alle prese con una di queste patologie era decisamente più difficile rispetto a quanto accade adesso.

Per fortuna nel tempo sono stati fatti enormi passi in avanti e oggi ci si può curare tranquillamente senza dare adito a pareri e giudizi non richiesti. Anche la nostra regione ha voltato pagina sotto questo punto di vista.

Anzi, come riporta notizie.tiscali.it nel corso di un evento promosso a Napoli, nella sede del Consiglio regionale, da Johnson & Johnson insieme a diversi interlocutori del Sistema Salute sono emerse delle importanti idee.

Si è parlato infatti dell’Istituzione di una Giornata Regionale sulla Salute Mentale, il maggior coinvolgimento delle associazioni del terzo settore oltre che la creazione di un vero e proprio tavolo tecnico. Dunque delle ottime premesse, che chiaramente devono essere sviluppate per poter dare delle soluzioni a chi ha bisogno.

Disturbi mentali: il quadro a livello italiano

In tutto il paese sono circa 3 milioni le persone che purtroppo si ritrovano a convivere con la depressione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la principale causa di disabilità oltre che uno dei disturbi mentali più frequenti.

Dunque, una condizione che va combattuta, ma ciò non significa che gli altri disturbi debbano passare in secondo piano. Probabilmente sono meno diffusi, ma alcuni sono da considerare gravi nella medesima misura.

I numeri relativi ai disturbi mentali in Campania

Passando alla nostra regione, anche qui il quadro non è dei più rosei. Nel 2022 il tasso di nuovi pazienti trattati per disturbi mentali è stato di 58,7 ogni 10.000 abitanti. Nello stesso lasso di tempo, in Campania sono stati trattati per depressione 13,9 nuovi pazienti per ogni 10.000 abitanti.

Numeri che non vanno affatto sottovalutati. Anzi devono essere un monito per fare di più per queste persone che ancora troppo spesso vengono lasciate sole, ma che in realtà meriterebbero un sostegno particolare per venire fuori da questi problemi. I propositi emersi dall’incontro avvenuto a Napoli lasciano sicuramente ben sperare. A patto però che non cadano nel dimenticatoio e che venga data una continuità tangibile e soprattutto che possa davvero essere di aiuto. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi sotto questo punto di vista.