Nota come MULTA SAMPEI, è l’ultima trovata dello Stato | Ora ti tocca pagare una barca di soldi se ami i gamberi

Non solo automobili nel mirino delle multe che vengon comminate dalle autorità in caso di infrazione di una serie di regole precise
Ci sono infatti una serie di norme e leggi che regolano alcuni settori che, nel caso in cui vengano infrante, portano all’elevazione di multe e sanzioni in genere moto salate, non solo in termini economici.
E’ successo recentemente a Golfo Aranci, nella suggestiva Sardegna, che un peschereccio sia stato multato da parte della Guardia Costiera per un motivo che nulla aveva a che fare con l’arrivo in porto dell’imbarcazione. Come a dire che oltre al danno, ci si è messa anche la beffa.
Questi i fatti: un peschereccio d’altura, in arrivo al porto di Golfo Aranci per mettersi al riparo durante una tempesta nel fine settimana, è stato protagonista di un’operazione di controllo. Ha portato a una ispezione da parte del personale del 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia – Guardia Costiera.
Un’ispezione che è costata cara al capitano e al suo equipaggio. Infatti a bordo del peschereccio sono stati trovati 157 chilogrammi di prodotti ittici molto pregiati, in particolare di gambero rosso e gambero viola. Merce che tuttavia risultava priva della necessaria registrazione nel logbook elettronico, come previsto dalla normativa europea e nazionale.
La normativa del logbook
In linea con i regolamenti comunitari (CE) 1224/2009 e (UE) 404/2011, è stata infatti recentemente introdotta l’obbligatorietà del giornale di bordo elettronico, o e-LogBook, per i pescherecci di lunghezza fuori tutto (l.f.t.) pari o superiore a 12 metri.
Il comandante dell’imbarcazione in questione dunque è stato multato per la violazione della normativa riguardante la compilazione del logbook. Oltre che per la mancata registrazione dei prodotti ittici contenuti nell’abbattitore nell’apposito registro. La sanzione principale ammonta a un totale di 4.000 euro. Essa è stata da una multa accessoria che ha comportato l’assegnazione di tre punti sulla licenza di pesca. Altri tre punti al comandante del peschereccio.

Il controllo del pescato
Il pescato trovato sul peschereccio e sequestrato è stato sottoposto a un controllo da parte dei veterinari dell’Asl di Olbia. Sono preposti a verificare lo stato di conservazione del prodotto e la sua idoneità al consumo.
I controlli, che vengono eseguiti quotidianamente dagli ispettori pesca del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, sono stati sottolineati dal direttore marittimo del Nord Sardegna. Fondamentali per tutelare sia il consumatore finale che le risorse ittiche. L’obiettivo è di garantire la salute pubblica e la protezione dell’ambiente marino.