Centola, incidente sul lavoro fatale: un uomo ha perso la vita mentre potava le piante

Il lavoratore originario di Battipaglia è caduto da circa due metri mentre prestava servizio nella frazione di San Nicola

L’ennesimo incidente sul lavoro ha stroncato una vita umana in maniera feroce e soprattutto precoce. Ancora una volta ci ritroviamo a parlare della sicurezza mentre si svolge il proprio operato, ma ad oggi purtroppo non ci sono risposte certe.

Ed è bene precisare che ciò non riguarda solo la nostra regione, bensì tutto il paese, da nord a sud, dove stando a quanto riportato da vegaengineering.it solo nel 2023 sono stati appurati oltre 1.000 decessi. Una cifra elevata che la dice lunga su queste spiacevoli dinamiche.

Il caso che stiamo per andare ad analizzare, come si evince dalle notizie raccolte da salernotoday.it è avvenuto a Centola (provincia di Salerno), per la precisione nella piccola frazione di San Nicola.

Un uomo di Battipaglia ha perso la vita dopo essere caduto da un’altezza di circa due metri ed aver sbattuto la testa su un muretto. Il tutto mentre stava potando alcuni alberi all’interno di una proprietà privata.

I particolari dell’incidente mortale

Nella caduta ha riportato dei traumi gravissimi, che hanno reso vano il tempestivo arrivo dei sanitari del 118. Purtroppo non c’è stato nulla da fare e l’intero circondario si è ritrovata a piangere un’altra vittima deceduta ingiustamente.

Ovviamente la situazione andrà approfondita nel dettaglio per cercare di capire esattamente come siano andate le cose e se eventualmente c’è qualche responsabilità terza. Tutte domande che troveranno risposte nei prossimi giorni.

I primi riscontri in attesa degli accertamenti

Infatti i carabinieri della stazione di Centola che sono subito giunti sul posto, hanno avviato gli accertamenti del caso per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto. Stando alle ricostruzioni iniziale pare che l’uomo stesse prestando servizio per conto del proprietario del giardino. È bene però andarci cauti visto che non si hanno ancora certezze in tal senso. Ciò che purtroppo resta in questi casi è lo sgomento dinanzi ad un qualcosa che si poteva evitare, ma che purtroppo si è rivelato nefasto.

Il tempo dei chiarimenti arriverà, adesso è tempo di stringersi intorno ai familiari della vittima e interrogarsi su cosa fare per evitare altre dinamiche di questo genere. Nel 2025 non è ammissibile morire ancora sul lavoro, o meglio non lo era nemmeno in passato, ma adesso con tutti i progressi in campo tecnico e tecnologico è ancora più inconcepibile dover raccontare queste strazianti dipartite.