VI CHIUDIAMO TUTTO, ARRANGIATEVI | A Caserta sale la tensione, centinaia di famiglie nei guai: la decisione era nell’aria

Chi lo sa cosa ci danno da mangiare quando andiamo al ristorante giapponese e mangiamo sushi… da dove viene il pesce?
Spesso accade che i ristoranti di sushi vengano chiusi dall’oggi al domani per motivi che di solito dipende da motivazioni di igiene e di provenienza del cibo che viene servito agli avventori.
Succede fin troppo spesso, dal momento che spesso e volentieri il pesce, ingrediente principale che viene servito in tutte le migliori tradizioni di ristoranti di sushi, che il suddetto pesce sia però di dubbia provenienza.
Naturalmente in un posto come un ristorante di sushi dove viene servito pesce crudo è fondamentale che il pesce abbia una provenienza certa e che venga controllato in maniera approfondita.
Purtroppo spesso non succede e, fintanto che non vengono fatti controlli approfonditi, i ristoranti riescono a rimanere aperti. Salvo poi dover chiudere in un amen a causa di controlli che non lasciano scampo. Se il pesce non è di provenienza certa, allora non si può commerciare.
Una chiusura improvvisa
A Santa Maria Capua Vetere un ristorante di sushi è stato chiuso a seguito di un blitz dei carabinieri che hanno sequestrato oltre 200 kg di pesce senza provenienza certa. Oltre al sequestro del pesce, i militari hanno scoperto anche irregolarità in alcuni documenti. Il proprietario è stato denunciato e gli è stata elevata multa da 30mila euro.
Si tratta di una operazione a salvaguardia della salute pubblica e della sicurezza sui luoghi di lavoro svolta dai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, da quelli del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil). I militari dell’Arma hanno controllato un ristorante di sushi della città sammaritana, riscontrando gravi irregolarità.

I dettagli del sopralluogo
I carabinieri hanno scoperto oltre 200 chili di pesce privi di qualsiasi indicazione di tracciabilità e provenienza. Inoltre, i militari dell’Arma hanno accertato che era stata omessa la prescritta visita medica per i dipendenti. Non era stata redatto il documento di valutazione dei rischi. Per questo motivo, il pesce è stato sequestrato, mentre l’attività di ristorazione è stata sospesa.
Inoltre il titolare del ristorante di sushi è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria. I carabinieri hanno anche elevato multe per un totale di 30mila euro, a causa della violazione dei requisiti generali in materia di igiene. Alla violazione degli obblighi in materia di tracciabilità, violazioni in materia di informazioni sulla catena alimentare. All’omessa visita medica dei lavoratori e alla mancata redazione del documento di valutazione dei rischi.