Agropoli, usura ed estorsione ai danni di un commerciante: due fratelli finiscono in carcere

L’ordinanza di custodia cautelare è stata disposta dal Gip del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della Procura della Repubblica
Il lavoro delle forze dell’ordine si rivela ancora una volta fondamentale. Stavolta a risolvere un intricato caso ci hanno pensato i carabinieri della Compagnia di Agropoli, che hanno arrestato due fratelli residenti nel comune salernitano.
Le indagini sono chiaramente ancora in corso, ma a loro carico pendono delle accuse piuttosto pesanti, per l’esattezza usura ed estorsione aggravata. I soprusi sono stati consumati ai danni di un commerciante della zona.
Ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare ci ha pensato invece il Gip del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Un provvedimento di una certa rilevanza, dovuto ad alcuni indizi abbastanza rilevanti.
Cerchiamo di capire meglio cos’è accaduto, in base a quanto riportato da salernonotizie.it così da poter avere un quadro migliore dei fatti. Ecco tutti i retroscena di questo caso a dir poco sconvolgente.
I dettagli delle azioni ai danni dell’esercente
Stando ai primi riscontri gli indagati avrebbero costretto con pesanti minacce a farsi consegnare delle somme di denaro dall’esercente. Quest’ultime sembra consistessero in interessi usurari derivanti fa precedenti prestiti.
D’altronde si era già verificato un episodio simile accertato da una sentenza passata in giudicata. In questa vicenda che ha coinvolto uno solo dei due, è stata accertato che il tasso di interesse andava ben oltre la soglia prevista dalla legge.

Il precedente riguardante uno dei due responsabili
Dunque nonostante la condanna precedente che aveva avuto insieme ad un altro componente del suo nucleo familiare, ha ripreso a chiedere denaro alla malcapitata vittima minacciandola in maniera piuttosto veemente. Una recidiva che con tutta probabilità avrà il suo peso e che la dice lunga sul modo di fare di questi criminali nelle piccole realtà della nostra regione. A prescindere da ciò l’attività investigativa non fa altro che confermare la costante attenzione delle istituzioni nel contrastare il losco fenomeno dell’usura in tutte le sue manifestazioni.
Ovviamente le accuse saranno vagliate nelle fasi successive dell’investigazione come da prassi. Come in ogni procedimento, guai a lasciare qualcosa al caso. Bisogna approfondire il tutto per comprendere realmente che tipo di responsabilità ci sono. In alcuni casi infatti possono essere anche minori rispetto a quanto sembra all’inizio, mentre in altre vengono fuori ulteriori elementi che vanno a suffragare ancor di più i fatti.