Hanno scoperto da dove partono le TRUFFE | In questa stradina della Campania si attendono i sigilli, guai a passarci di notte
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Negli ultimi anni, le truffe via SMS sono diventate una delle minacce più diffuse nel panorama della criminalità informatica.
Questo fenomeno, noto come smishing (una combinazione delle parole “SMS” e “phishing”), consiste nell’invio di messaggi fraudolenti che cercano di ingannare gli utenti e indurli a fornire dati personali, bancari o credenziali di accesso a vari servizi.
Le truffe via SMS si basano su tecniche di ingegneria sociale, ovvero strategie psicologiche studiate per manipolare le persone e spingerle a compiere azioni dannose.
I messaggi spesso sembrano provenire da istituti bancari, corrieri, enti governativi o aziende note e contengono richieste urgenti, come la verifica di un pagamento sospetto, l’aggiornamento di credenziali o il ritiro di un pacco in giacenza.
Cliccando sul link fornito nel messaggio, la vittima viene reindirizzata a un sito web falso, spesso identico a quello ufficiale dell’ente citato. Qui, inserendo le proprie credenziali, le fornisce direttamente ai truffatori, che possono così accedere a conti bancari, carte di credito o altri dati sensibili.
Le tecniche più comuni
Tra le tipologie di smishing più diffuse, troviamo ad esempio i falsi avvisi bancari, ovvero messaggi che informano di un accesso sospetto o di un blocco del conto, inducendo la vittima a cliccare su un link per “risolvere” il problema. Ci sono anche i messaggi sui finti pacchi in giacenza: SMS che simulano comunicazioni di corrieri come Poste Italiane, DHL o FedEx, chiedendo un pagamento per la consegna.
A volte capita di essere vittima di truffe legate a premi o concorsi: notifiche che annunciano una vincita, ma che richiedono il pagamento di una somma o l’inserimento di dati personali per ricevere il premio. Ed infine le richieste di pagamento fasulle: messaggi che segnalano bollette insolute o multe da pagare immediatamente per evitare sanzioni.
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La truffa della carta bloccata
I Carabinieri hanno recentemente scoperto una vera e propria centrale operativa per le truffe online nel centro del rione Sanità a Napoli. Il pc che è stato messo sotto sequestro era pieno di applicativi webe collegato direttamente agli smartphone che producevano migliaia di link fraudolenti per poi inviare centinaia di SMS.
“Gentile cliente, la sua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi”. Questo uno dei messaggi “tipo” che arrivava alla vittima, portata a cliccare su quello che sembra essere il link al sito del proprio istituito di credito. L’sms si inseriva nella cronologia dei messaggi realmente già ricevuti dal proprio istituto di credito. Tutto parte della truffa e la vittima, inseriti i dati personali nei campi obbligatori del sito esca, finiva per essere raggirata.