HO TROVATO IL METODO PER SCOPRIRE LE TRUFFE | Si fingono Carabinieri ma il NUMERO è FAKE, salvalo subito
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In forte aumento le truffe telefoniche a causa dello sviluppo della tecnologia di Spoofing. Così si fingono Carabinieri, ma il numero è fake.
Le truffe, ciò che oggigiorno si è soliti chiamare scam, esistono sin dai tempi in cui l’uomo ha inventato il telefono. Fisso. Con l’evoluzione degli smartphone, sono aumentate a dismisura a causa dello sviluppo di nuovo tecnologie. Tra queste c’è il terribile Spoofing.
Consiste nel modificare il numero di telefono visualizzato sull’ID di chi chiama e già di per sé indica il cambiamento, perché in passato gli hacker telefonici utilizzavano hardware piuttosto complessi, ora bastano soluzioni molto più semplici, come ad esempio la Spoofcard: permette agli utenti di acquistare crediti per le chiamate utilizzate in una semplice app per smartphone.
Così viene inserito il numero che si desidera chiamare, avviando una call non rintracciabile, in cui l’altra persona vede solo l’ID chiamante, ma falsificato. Per un hacker che cerca di accedere agli account online di malcapitate vittime, falsificare il numero di chiamata è soltanto un punto di partenza. Tutto parte da qui.
Numeri assurdi
Le tecniche di falsificazioni, spoofing o qualche altra diavoleria, stanno funzionando alla grande stando al riepilogo annuale dei dati della Federal Trade Commission sui reclami dei consumatori.
Ebbene, il 40% degli americani ventenni ha segnalato una frode che ha causato loro ingenti perdite di denaro, la sorpresa arriva da quel 18% riguardante gli anziani, un dato che la dice lunga sull’evoluzioni degli scam. Che non colpiscono più persone più deboli o ignoranti, nella etimologia della parola: ossia che ignorano.
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La truffa più comune in Italia
Negli ultimi anni lo Spoofing è sbarcato in Italia con tutta la sua pericolosità, usando la strategia di una chiamata dalla caserma dei Carabinieri. Ovviamente davanti a un’autorità si tende di getto ad ascoltarla, così una volta instaurata una relazione di fiducia, ecco la trappola: si segnala un pericolo imminente e che è necessario intervenire immediatamente. Spesso i dubbi scompaiono, ahinoi, con la seconda telefonata, a stretto giro di posta.
Se prima c’era un Carabiniere dall’altra parte del telefono, ora c’è un funzionario, fake ovviamente, della nostra banca, informatissimo sui nostri conti, che ci indica l’unica soluzione: un bonifico immediato verso un conto sicuro. La trappola è scattata. Mai fornire mai informazioni personali per telefono, mai fidarsi del numero che vediamo sul display, mai fornire dati bancari o personali per telefono perché nessuna banca lo richiede. Mai effettuare bonifici istantanei su richiesta telefonica, se siete in dubbio andate direttamente nel vostro istituto bancario: scoprirete lo scam, ma senza perdere denaro, perché prevenire è meglio che curare.