ADDIO MONOPATTINO ELETTRICO | Fioccano multe ovunque per chi continua ad averlo in questo modo, da domani si va a piedi
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Tempi duri per chi usa il monopattino elettrico. Tra il nuovo codice di Salvini e le multe fioccano multe, meglio andare a piedi.
Un fenomeno esploso con la pandemia da Coronavirus: tutti a casa, strade sgombre, niente traffico. Sostenibilità. In questo contesto i monopattini elettrici hanno conquistato le città italiane, diventando un simbolo della mobilità sostenibile e a basso costo.
Certamente un’alternativa ecologica ed economica: niente emissioni e poche monete, una svolta per chi deve percorrere distanze brevi. I lati positivi, però, diventano ben presto direttamente proporzionali ai tanti interrogativi su sicurezza, regolamentazione e impatto urbano.
L’uso dei monopattini elettrici offre numerosi benefici. Sono agili nel traffico, permettono di evitare ingorghi e ridurre il tempo di percorrenza in città. Inoltre, sono accessibili economicamente rispetto ad auto e scooter, con tariffe di noleggio contenute. Dal punto di vista ambientale danno un valido contribuiscono a contrastare la mannaia del cambiamento climatico. Ma ben presto il grigio e le zone d’ombra prendono il sopravvento sul green.
Arrivano i primi incidenti, in due su un monopattino, la velocità comincia ad essere elevata, nemmeno i semafori fermano l’anarchia dei monopattini, su strada e sui marciapiedi, mancanza di rispetto delle regole e scarsa consapevolezza dei rischi. Vale tutto.
Un nuovo decreto legge
Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti, è integerrimo e mette un freno ai monopattini elettrici, con un forte giro di vite nel suo disegno diventato legge lo scorso 14 dicembre: limiti di velocità, obbligo di casco per i minori e divieto di circolazione sui marciapiedi. E ancora.
La riforma lo prevede l’obbligo di un contrassegno identificativo adesivo, non rimovibile e stampato dall’Istituto Poligrafico dello Stato. Fioccano multe ovunque a tal punto che il settore entra in crisi per le ire dei commercianti, che puntano il dito contro Salvini.
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A tutta velocità
Fa riflettere la narrazione del Gazzettino su un giovane egiziano fermato dalla polizia locale dopo essere stato sorpreso a viaggiare su un monopattino elettrico in grado di superare una velocità di 80 km/h, ben oltre i limiti consentiti dalle nuove norme del codice della strada.
OK sostenibilità e lotta al cambiamento climatico. OK praticità ed economicità, ma a 80 km/h non si può andare in città, per di più su un monopattino: i rischi superano di tanto i vantaggi, la sicurezza sulle strade è pari a zero e si diventa un pericolo pubblico. Se ci aggiungiamo che quel monopattino era stato addirittura modificato, la frittata è fatta. L’egiziano, per di più, era privo di documentazione idonea a giustificare le modifiche, alla fine se l’è cavata con una multa da 200 a 800 euro e il monopattino sottoposto a sequestro amministrativo: troppo poco, verrebbe da dire.