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Cambio calcolo Isee: in pochi lo sanno ma deve essere aggiornato subito | Cosa rischi se non lo fai

Una persona tiene in mano un modulo Isee
Modulo Isee (Immagine di repertorio – Foto da AdobeStock) – salernosera.it

Nuove regole per il calcolo e conseguenze per i contribuenti: ecco come aggiornare l’Isee e cosa rischi se non lo fai.

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un parametro fondamentale per accedere a molte agevolazioni e prestazioni sociali.

Ogni anno milioni di famiglie lo richiedono per ottenere sconti su bollette, contributi economici e bonus statali.

Tuttavia, una recente modifica normativa potrebbe cambiare significativamente il valore dell’ISEE per molti contribuenti.

Ecco quindi cosa sapere e cosa fare per evitare di perdere importanti benefici.

Nuove regole per il calcolo

A partire dal 5 marzo 2025, entreranno in vigore nuove regole per il calcolo dell’ISEE, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024 e dal DPCM n. 13/2025. Secondo la nuova normativa, alcuni strumenti di risparmio non verranno più conteggiati nel patrimonio mobiliare, rendendo potenzialmente più favorevole il calcolo dell’indicatore per molte famiglie.

Chi ha già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2025 prima del 5 marzo dovrà quindi aggiornarla per beneficiare delle nuove disposizioni. Questo aggiornamento è fondamentale per ottenere un ISEE più basso e accedere più facilmente a prestazioni come l’assegno unico, il bonus nido e gli sconti sulle utenze domestiche. Ma come si fa?

Moduli per il calcolo Isee accanto a una penna e una calcolatrice
Calcolo Isee (Immagine di repertorio – Foto da AdobeStock) – salernosera.it

Una novità importante

Come abbiamo visto, a partire dal 5 marzo 2025 entreranno in vigore nuove regole per il calcolo dell’ISEE. In particolare, buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio postale e titoli di Stato fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare saranno esclusi dal conteggio dell’ISEE. L’obiettivo è incentivare il risparmio su strumenti considerati sicuri e favorire un accesso più equo ai benefici sociali. Non aggiornare l’ISEE, quindi, potrebbe significare perdere il diritto a riduzioni o contributi a cui si avrebbe diritto con il nuovo calcolo. Per questo motivo, è consigliabile procedere il prima possibile con la revisione della DSU.

Per aggiornare l’ISEE è necessario accedere al sito dell’INPS o rivolgersi a un CAF e compilare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) indicando nuovamente i dati patrimoniali ma escludendo i titoli di Stato e i buoni postali fino alla soglia prevista. Infine, bisognerà attendere il ricalcolo dell’ISEE con le nuove regole. Chi aggiorna l’ISEE entro il 30 giugno 2025 potrà anche recuperare eventuali arretrati sulle prestazioni sociali spettanti. Al contrario, chi non provvede a questa modifica rischia di pagare importi più elevati per servizi essenziali e di perdere importanti agevolazioni economiche. Aggiornare subito l’ISEE è quindi un passaggio essenziale per ottimizzare il proprio accesso ai benefici sociali.