Naspi 2025: fissata la data per il pagamento di marzo ma qualcuno resta a bocca asciutta

Fissata la data per il pagamento di marzo della Naspi: ecco chi riceverà l’accredito e chi potrebbe dover aspettare.
L’indennità di disoccupazione NASpI rappresenta un sostegno economico fondamentale per chi ha perso il lavoro involontariamente.
Ogni mese, migliaia di beneficiari attendono con ansia l’accredito di questa prestazione per far fronte alle spese quotidiane.
Tuttavia, le tempistiche di pagamento possono variare, generando incertezze tra i destinatari.
Scopriamo quindi insieme quali sono le previsioni per il mese di marzo 2025 e chi potrebbe non ricevere l’accredito nei tempi previsti.
Il pagamento della NASpI
Il pagamento della Naspi non avviene in una data fissa per tutti i beneficiari. L’INPS gestisce le erogazioni in modo scaglionato, tenendo conto di diversi fattori, tra cui la data di presentazione della domanda, eventuali anomalie o verifiche, come situazioni particolari o la necessità di ulteriori controlli, e le nuove regole introdotte per il 2025.
Questo significa che alcuni beneficiari potrebbero ricevere l’accredito nei primi giorni del mese, mentre altri o dovranno attendere qualche giorno in più o rischiano il mancato riconoscimento del sostegno. Ma come possiamo capire in quale categoria rientriamo?

Erogazioni scaglionate e nuove regole
Generalmente, l’INPS eroga la NASpI tra il 10 e il 15 del mese. Per marzo 2025, i beneficiari consolidati, ovvero coloro che già ricevono la NASpI da mesi precedenti, dovrebbero aspettarsi l’accredito tra il 10 e il 15 marzo, mentre i nuovi richiedenti, ovvero chi ha presentato domanda recentemente o ha ottenuto l’approvazione da poco, potrebbero vedere il primo pagamento posticipato oltre il 15 marzo, a causa dei tempi di elaborazione delle pratiche da parte dell’INPS. Ma non solo. I cambiamenti delle regole per la NASpI portano infatti al mancato riconoscimento del sostegno a chi si assenta dal lavoro senza giustificazione per più di 15 giorni, come anche a chi cambia lavoro e viene licenziato subito dopo, a meno che non abbia accumulato almeno 13 settimane di contributi nel nuovo impiego. Infine, chi percepisce la NASpI dovrà accedere al portale Siisl, aggiornare il curriculum e firmare il Patto di Attivazione Digitale entro 15 giorni dalla richiesta. Chi non rispetta le nuove regole rischia di perdere il sussidio.
Per monitorare lo stato del proprio pagamento NASpI, è possibile accedere al portale INPS utilizzando le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS), selezionare la sezione “Prestazioni e Pagamenti” e controllare lo stato dell’accredito e la data prevista. Se il pagamento della NASpI non risulta, è possibile che l’Inps stia ancora elaborando la pratica o che siano necessari ulteriori documenti. È quindi essenziale assicurarsi che la propria situazione sia regolare e monitorare costantemente lo stato della domanda per evitare inconvenienti.