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ADDIO BONUS RENZI, da fine mese cambia tutto e lo Stato fa mea culpa | Migliaia di cittadini nel panico, ora si resta a pane e acqua

100 euro
100 euro- Foto di Goran Grudić da Pexels-SalernoSera.it

Cosa cambia per i lavoratori in busta paga nel 2025: ecco come accedere ad un nuovo sostegno economico che va a sostituire il Bonus Renzi ricevuto fino a qualche mese fa.

Per il 2025 sono in arrivo grandi cambiamenti a livello fiscale: gli italiani devono scoprire come accedere ai nuovi bonus e alle diverse misure di sostegno al reddito disponibili per le varie categorie.

Tra le principali novità da segnalare c’è quella che riguarda l’assegno di inclusione. Questo beneficio si rinnova con una modifica cruciale: non sarà più necessario presentare l’Isee per accedervi.

Si tratta di un cambiamento rivoluzionario, che amplia la platea dei beneficiari e garantisce maggiore equità nell’assegnazione del contributo. Ma non si tratta dell’unico cambiamento previsto.

Il “Bonus Renzi” da 100 euro resta attivo anche nel 2025, ma i criteri per l’accesso sono diventati decisamente più selettivi. Il sostegno economico introdotto nel 2014, si è trasformato nel tempo, diventando un “trattamento integrativo” dal 2020.

Bonus Renzi: le nuove regole per riceverlo nel 2025

L’importo aggiuntivo in busta paga è stato confermato con la Legge di Bilancio 2025, ma sono previste nuove regole di calcolo legate alle detrazioni fiscali e all’imposta dovuta. Il numero di potenziali beneficiari viene conseguentemente ridotto, come riportato da BenessereEconomico.

Il “Bonus Renzi” consta di un trattamento integrativo di 100 euro mensili. Fino al 2022 questo sostegno spettava ai lavoratori con un reddito fino a 28.000 euro. Con la riforma fiscale e l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, dal 2023 l’accesso al bonus è stato limitato ai lavoratori con un reddito annuo fino a 15.000 euro. In questo caso il bonus viene erogato automaticamente se l’imposta lorda supera le detrazioni spettanti per il lavoro dipendente. Il bonus è riconosciuto anche a chi percepisce un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro, ma solo a condizione che le detrazioni fiscali superino l’Irpef dovuta. In questi casi, il valore del bonus viene calcolato sulla differenza tra le detrazioni e l’imposta lorda e risulta spesso parziale o addirittura azzerato.

Banconote da 100 euro
Banconote da 100 euro- Foto di Vitezslav Vylicil da Pexels-SalernoSera.it

Chi può richiedere il Bonus Renzi: le categorie di beneficiari

Cosa cambia nel 2025? Il Bonus Renzi continuerà ad essere assegnato ai lavoratori dipendenti ma anche a chi percepisce redditi assimilati. A beneficiare dell’integrazione possono essere i lavoratori in cassa integrazione, in congedo di paternità, collaboratori con contratti Co.co.co, disoccupati che ricevono la Naspi o altre forme di indennità, stagisti, tirocinanti e soci lavoratori di cooperative.

Il bonus può essere riconosciuto anche a categorie specifiche come sacerdoti, lavoratori socialmente utili e percettori di borse di studio o assegni di ricerca. Queste nuove restrizioni, però, riducono la platea dei destinatari. Prima di poter accedere al contributo sarà necessaria una valutazione più dettagliata dei requisiti richiesti.