VIETATO CORRERE SU STRADA | Prima ci dicono di metterci in forma e poi ci mettono i paletti: dici addio a 2mila euro

Il Codice della Strada italiano è noto per la sua severità nel garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Oltre alle infrazioni più comuni, esistono norme meno conosciute che possono sorprendere molti automobilisti e pedoni. Ecco una panoramica di alcune delle multe stradali più insolite in Italia. Molti ritengono che le norme sulla guida in stato di ebbrezza si applichino solo ai veicoli a motore.
Tuttavia, anche i ciclisti devono rispettare questi limiti. Se un ciclista viene sorpreso con un tasso alcolemico superiore allo 0,8%, può incorrere in sanzioni penali analoghe a quelle previste per gli automobilisti. La differenza principale è che, non essendo necessaria una patente per condurre una bicicletta, non è prevista la sospensione della stessa.
Quando le strisce pedonali più vicine si trovano a oltre 100 metri, è consentito attraversare la strada al di fuori di esse, ma esclusivamente in linea perpendicolare rispetto al bordo della carreggiata.
Attraversamenti in diagonale possono comportare multe che variano da 26 a 102 euro. Inoltre, nelle piazze, è obbligatorio utilizzare le strisce pedonali, indipendentemente dalla loro posizione.
Non correre a bordo strada
È vietato effettuare allenamenti o attività sportive sulle carreggiate. Chi desidera fare jogging o correre deve utilizzare marciapiedi o parchi. In caso contrario, si rischia una multa da 26 a 102 euro.
Riunirsi in gruppo sul marciapiede per conversare può costituire un’infrazione se si ostacola il passaggio degli altri pedoni. L’articolo 190 del Codice della Strada vieta assembramenti che intralciano la circolazione pedonale. Se il marciapiede è sufficientemente ampio da permettere il transito senza impedimenti, non si configura alcuna violazione.

Attenzione ad affacciarsi al finestrino
Sporgere parti del corpo, come il braccio o la testa, dal finestrino di un veicolo è proibito. L’articolo 169 del Codice della Strada stabilisce che né il conducente né i passeggeri possono causare sporgenze dalla sagoma del veicolo. Questa infrazione può comportare una multa che varia da 85 a 338 euro. Se a commettere l’infrazione è un minore, la responsabilità ricade sul conducente.
C’è poi una regola che non molti conoscono ma che a quanto pare è importante tenere a mente per evitare multe importanti. Tenere il motore acceso durante una sosta per mantenere in funzione l’aria condizionata è vietato. Questo comportamento è considerato inquinante e può comportare una sanzione amministrativa. E ancora, mettersi alla guida con i vetri del veicolo appannati, riducendo la visibilità, è considerato pericoloso e può portare a una multa. È responsabilità del conducente assicurarsi che i vetri siano sempre puliti e trasparenti prima di partire.