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La Campania si conferma una regione litigiosa: nel 2024 è cresciuto il numero di ricorsi al Tar

Dibattito giudiziario (Pexels) - salernosera.it
Dibattito giudiziario (Pexels) – salernosera.it

A testimoniarlo è il presidente del Tar della Campania Vincenzo Salomone in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 

L’attività giudiziaria in Campania si conferma essere piuttosto dinamica. Infatti la nostra regione si conferma piuttosto litigiosa, così come testimoniano i dati ripresi da ansa.it ed esposti nella sua relazione dal presidente del Tar della Campania Vincenzo Salomone.

Il tutto è avvenuto in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, che di fatto ha certificato l’aumento del deposito dei ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale nell’anno solare 2024 rispetto a quello precedente.

L’incremento si attesa sul 9,10% nella fattispecie sono stati 6.710 i ricorsi a fronte dei 6.150 dei 12 mesi antecedenti. Il saldo totale è quindi di +560, che chiaramente hanno delle motivazioni intrinseche.

Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio a cosa è dovuto questo trend che in apparenza non è così edificante. C’è una ragione particolare. Di primo impatto non è propriamente semplice da scovare.

Il tema che ha contribuito di più all’aumento dei contenziosi

Infatti in larga parte la percentuale sopracitata è determinata da un aumento significativo dei contenziosi in ambito scolastico, nella fattispecie per quanto riguarda i benefici delle ore di sostegno.

Entrando nel merito degli atti, nel 2024 sono state pubblicate 6.141 sentenze, 182 ordinanze presidenziali, 1941 ordinanze cautelari, 256 decreti decisori e 845 decreti cautelari e definiti complessivamente 6.579 ricorsi. Sostanziale l’equilibrio tra giudizi promossi e quelli definiti. Ben 1085 ricorsi così come ribadito da Salomone sono stati trattati nell’ambito delle udienze di definizione previste dalla normativa in tema PNRR.

Martelletto del giudice (Pexels) - salernosera.it
Martelletto del giudice (Pexels) – salernosera.it

Il problema d’organico dei magistrati

Tutto ciò in contesto non propriamente propizio per quanto concerne la magistratura campana. Ecco cosa ha riferito il presidente del Tar nostrano in merito a questo punto cruciale: “Purtroppo, l’organico dei magistrati in servizio resta a tutt’oggi inferiore a quello di diritto. A fronte dei 50 posti previsti in pianta organica, il numero complessivo dei magistrati assegnati è di 42 unità (di cui una fuori ruolo), ripartiti tra le nove Sezioni del Tribunale, con tre Sezioni, V, VI e IX, costrette ad operare ad organico ridotto di quattro magistrati”.

Alla cerimonia di apertura dell’Anno Giudiziario hanno preso parte anche i vertici del distretto giudiziario di Napoli e le forze dell’ordine. Oltre a loro hanno presenziato il sindaco della città partenopea Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Dunque questa è la situazione in merito all’anno appena conclusosi. Il 2025 è appena iniziato e chissà se ci sarà un ulteriore aumento o se magari ci sarà una decrescita dei ricorsi al Tar.