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“Hanno messo i PESTICIDI nel miele” | Le ultime analisi sono agghiaccianti: questi i vasetti da buttare subito

Miele
Miele- Foto di Pixabay da Pexels-SalernoSera.it

Una scoperta tremenda sconvolge il settore agroalimentare: ecco cosa hanno rivelato le analisi di alcuni vasetti di miele millefiori e perché i risultati ottenuti fanno pensare al peggio.

Il miele millefiori è uno degli alimenti più consumati nelle case italiane. Può essere gustato assoluto, aggiunto per dolcificare bevande calde, arricchire dolci o accompagnare formaggi e salumi.

Si tratta di un prodotto naturale e considerato da sempre salutare perché prodotto dal laborioso impegno delle api che si spostano da un fiore all’altro per creare la miscela dolce più amata.

Un’indagine condotta da Il Salvagente, che ha analizzato 14 vasetti di miele acquistabili nei principali supermercati e discount italiani, mostra, però, una realtà diversa e inquietante.

Dei 14 campioni, 12 provengono da agricoltura convenzionale e solo 2 da agricoltura biologica. I risultati delle analisi effettuate fanno pensare a quanto stia cambiando in peggio il settore agroalimentare.

Pesticidi nel miele: quali sono gli elementi chimici trovati in 9 campioni su 14

Il focus dell’indagine non si è limitato alla qualità organolettica del prodotto, ma si è concentrato su aspetti più nascosti e pericolosi: la presenza di pesticidi, la freschezza del miele e la reale origine geografica. I risultati confermano che sotto l’etichetta “millefiori” si nascondono spesso miscele non dichiarate e residui chimici tossici. Nel dettaglio, le analisi chimiche eseguite sui vasetti hanno evidenziato la presenza di sostanze che non dovrebbero trovarsi nel miele. Tra queste spicca l’acetamiprid, un pesticida della famiglia dei neonicotinoidi, rinvenuto in 9 vasetti su 14. Questo principio attivo è noto per il suo effetto devastante sulle api e, di conseguenza, sulla biodiversità.

Ancora più allarmante è la scoperta del thiacloprid, un neonicotinoide vietato in Europa dal 2020, che è stato trovato in 3 campioni analizzati. La presenza di queste sostanze dimostra quanto l’ambiente in cui vengono coltivate le piante che nutrono le api sia contaminato. Ci sono anche altri residui da considerare: in 2 vasetti è stato rilevato lo spirotetramat, un insetticida ad alto rischio per la salute umana, destinato a essere bandito definitivamente dal mercato europeo a partire da ottobre 2025.

Vasetto di miele
Vasetto di miele- Foto di Monstera Production da Pexels-SalernoSera.it

Miele spacciato per un prodotto italiano: la realtà è ben diversa

Emerge, quindi, una realtà in cui i pesticidi continuano a circolare nonostante i numerosi divieti. L’indagine ha sollevato dubbi anche sulla provenienza del miele millefiori venduto in Italia. Solo 7 vasetti su 14 contengono miele interamente italiano.

I restanti sono frutto di miscele di origine mista, con componenti che arrivano da Paesi europei ed extraeuropei. Il risultato inatteso apre gli occhi sui rischi legati non solo alla qualità del miele, ma anche alla sicurezza alimentare. I consumatori sono ingannati: credono di acquistare miele italiano e invece si trovano ad avere a che fare con miscele industriali e potenzialmente contaminate.