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Morti sul lavoro, Campania in zona arancione: il confronto con le altre regioni

Pericoli sul lavoro (Pexels) - salernosera.it
Pericoli sul lavoro (Pexels) – salernosera.it

Il rischio di morte sul lavoro è un fattore con cui purtroppo bisogna fare i conti in tutto il paese. Ecco i dati a riguardo

Le notizie inerenti le morti sul lavoro sono purtroppo sempre all’ordine del giorno. Nonostante la tecnologia, le metodologie di sicurezza e la divulgazione delle informazioni a riguardo questo triste fenomeno non accenna a placarsi.

Le proiezioni per il 2025 non lasciano affatto ben sperare. A riguardo sono abbastanza emblematici i dati divulgati dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre in base all’andamento del primo mese dell’anno.

Sulla base di questi, le 20 regioni italiane sono state suddivise in zone un po’ come avveniva ai tempi del Covid. La Campania è stata inserita in zona arancione, dunque una via di mezzo, che va però contestualizzata.

Infatti come riportato da salernonotizie.it la zona rossa è attribuita a quei territori con un’incidenza superiore del 25% rispetto alla media nazionale, che si attesta su 2 morti per ogni milione di lavoratori.

Le regioni italiane in zona rossa e in zona bianca

Per effetto di ciò sono state inserite in questa fascia per niente rassicurante Umbria, Trentino Alto-Adige, Calabria, Basilicata, Puglia e Piemonte. Dunque in queste regioni l’incidenza è più elevata di quella sopracitata.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle regioni in zona bianca e quindi considerate sicure. Di questo lotto fanno parte Toscana, Lazio, Sicilia, Emilia-Romagna, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Valle d’Aosta e Sardegna. Di fatto sono delle vere e proprie oasi, ma non per queste completamente esenti dal pericolo.

Vista su Napoli (Pexels) - salernosera.it (1)
Vista su Napoli (Pexels) – salernosera.it

La posizione della Campania

La Campania come detto è in zona arancione ed è in compagnia del Veneto. Dunque, una fascia al limite che comunque non può essere considerata rassicurante per i lavoratori della nostra regione. Per questo i cittadini campani si auspicano dei cambiamenti da parte della politica locale volti a migliorare la situazione e ad evitare questo genere di tragedie.

In generale questo discorso va allargato a tutta la nazione. Questi numeri certificano uno stato di emergenza che non può essere più ritenuto accettabile. Andare al lavoro deve diventare qualcosa di normale e va fatto con tutte le accortezze possibili. Tornando alle questioni meramente numeriche completano il quadro le regioni in zona gialla dove per esclusione troviamo Lombardia, Liguria e Marche. Questi territori sono considerati più sicuri, ma non fanno parte dell’elitè della zona bianca, che invece può essere considerata di gran lunga più serena.