Pisciotta, due cittadini marocchini sorpresi a rubare pigne sugli alberi: scattata la denuncia

I due dopo essere stati scoperti dalle forze dell’ordine sono stati prontamente denunciati a piede libero. Ricostruiamo quanto accaduto
I furti nella provincia di Salerno nell’ultimo periodo sono stati molteplici. Nella maggior parte dei casi però erano finalizzati ad ottenere bottini di un certo rilievo. Chiaramente ciò non giustifica questi gesti deplorevoli, ma almeno ci si riesce a trovare un “senso”.
In altri casi infatti non si riesce proprio a capire quali siano le motivazioni che spingono i loschi malviventi a rischiare la loro libertà a fronte di bottini magri o comunque non eccessivamente valorosi.
In entrambi i casi ovviamente queste condotte vanno condannate e perseguite nelle sedi opportune. Garantire ai cittadini la massima sicurezza deve essere sempre uno dei capisaldi della società, soprattutto in queste circostanze che vanno a minare l’intimità delle persone.
A tal proposito, ecco un episodio piuttosto eclatante verificatosi a Pisciotta, comune di poco meno di 2.400 anime situato nel salernitano. Un qualcosa che si fa fatica a credere, eppure è capitato realmente.
I dettagli dell’operazione da parte dei militari
Stando alla ricostruzione effettato da salernotoday.it, due individui di origine marocchina sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri della compagnia locale per aver rubato delle pigne dagli alberi.
A rendere il tutto non regolare è che l’appropriazione indebita è avvenuta in un terreno presumibilmente altrui e che si stavano impadronendo di una quantità abbastanza ingente di pigne. Non è però stato ancora svelato il motivo che li ha spinti a prenderle. Resta sicuramente un mistero difficile da spiegare.

Un altro furto bizzarro capitato nel salernitano
I militari li hanno sorpresi mentre si arrampicavano sugli alberi e dopo aver sequestrato la refurtiva sono passati immediatamente alle operazioni di riconoscimento. Una volta espletate per loro è scattata la denuncia. Un furto analogo è avvenuto qualche giorno fa a Battipaglia, dove è stata presa di mira una chiesa. L’obiettivo in questo caso era quello di portar via del denaro dal contenitore delle offerte.
Notoriamente all’interno di questi non ci sono chissà quali cifre visto che i fedeli spesso e volentieri inseriscono delle monetine di bassissimo taglio. Portata via anche una teca, che veniva utilizzata per portare l’Eucarestia agli ammalati. Dunque, nulla di più triste e deplorevole, ma probabilmente di questi tempi si cerca di impadronirsi di qualsiasi cosa ci si trovi dinanzi, a prescindere da quello che può essere il reale valore.