“Ci hanno dato carne di pipistrello” | L’EPIDEMIA è davvero pericolosa: già sono morte molte persone, riconoscila da questo dettaglio

Negli ultimi anni, il mondo ha assistito all’emergere di nuove epidemie che hanno messo a dura prova i sistemi sanitari globali.
Queste emergenze sanitarie pubbliche di portata internazionale (PHEIC) sono state dichiarate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in diverse occasioni. Hanno sottolineato la necessità di una risposta coordinata e tempestiva per contenere la diffusione delle malattie.
Nel 2022, l’OMS ha dichiarato una PHEIC per l’epidemia di vaiolo delle scimmie (Mpox), che ha visto casi in 75 paesi e territori, con cinque decessi registrati. Questa epidemia ha evidenziato come le malattie zoonotiche possano rapidamente diffondersi oltre le loro aree endemiche, richiedendo una vigilanza costante.
Un’altra malattia che ha destato preoccupazione è la febbre di Oropouche, trasmessa da moscerini, che si sta diffondendo rapidamente in Sud America, superando il suo bacino endemico originario dell’Amazzonia. Nel 2024, sono stati registrati oltre 10.200 casi, principalmente in Brasile, con segnalazioni anche a Cuba e casi importati in Nord America ed Europa. Le ragioni di questa emergenza includono una nuova variante virale più virulenta e la deforestazione, che aumenta i contatti con i serbatoi animali.
In Ucraina, il virus del Nilo Occidentale ha rappresentato una nuova minaccia nel 2024, aggravando la crisi in un paese già afflitto dalla guerra. Dall’estate, il focolaio ha causato almeno 11 decessi e ha infettato 88 persone, con Kiev tra le regioni più colpite. La mancanza di vaccini e trattamenti specifici, unita alle rotte migratorie degli uccelli che facilitano la diffusione del virus trasmesso dalle zanzare, ha complicato ulteriormente la situazione.
Il caso della “Disease X” nella Repubblica Democratica del Congo
Nell’ottobre 2024, nella provincia di Kwango, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), è emersa una misteriosa malattia che ha causato preoccupazione a livello internazionale. Denominata inizialmente “Disease X“, questa patologia ha provocato sintomi simil-influenzali, tra cui febbre alta, cefalea intensa, tosse e anemia, con un tasso di mortalità significativo. Le autorità sanitarie locali hanno segnalato 143 decessi e 592 casi sospetti entro novembre 2024.
La situazione è stata ulteriormente complicata dalla malnutrizione diffusa nella regione, che ha reso la popolazione più vulnerabile alle infezioni. L’OMS ha inviato un team per indagare sull’epidemia, raccogliere campioni e fornire supporto medico. I test iniziali hanno rivelato che molti dei casi erano positivi alla malaria, suggerendo che la malattia misteriosa potesse essere una forma grave di malaria esacerbata dalla malnutrizione e da altre infezioni respiratorie.

Si tratta di una forma di malaria
Il ministro della salute della RDC ha confermato che l’epidemia era attribuibile a una forma severa di malaria, aggravata da condizioni di malnutrizione e altre infezioni concomitanti. Questa scoperta ha evidenziato l’importanza di affrontare le determinanti sociali della salute, come la sicurezza alimentare e l’accesso alle cure mediche, per prevenire future epidemie.
L’emergere di nuove epidemie e la riemersione di malattie conosciute in forme più virulente sottolineano la necessità di una sorveglianza sanitaria globale efficace e di sistemi sanitari resilienti. La collaborazione internazionale, la ricerca scientifica e l’investimento in infrastrutture sanitarie sono fondamentali per prevenire e contenere future crisi sanitarie. Il caso della “Disease X” nella RDC serve da monito sull’importanza di affrontare le cause profonde delle epidemie, inclusa la povertà e la malnutrizione, per garantire la salute globale.