La considerano l’ARABA FENICE del Sannio ed è un posto meraviglioso | Ora più che mai chi visita questa perla si sente rinato

Un borgo del Beneventano celebra la sua rinascita: ecco cosa vedere qui, tra tracce di storia millenaria ed eredità di tradizioni autentiche.
Campolattaro è un piccolo borgo del Sannio, nascosto tra le colline, come un vero e proprio gioiellino da scoprire per veri appassionati.
Affacciato sul fiume Tammaro e circondato da campi coltivati, il paese conserva tutte le tracce di un passato ricco di storia e cultura.
L’origine del nome, secondo alcune interpretazioni, deriverebbe dal longobardo “Campo di Walthario“, mentre altri studiosi lo collegano a un territorio destinato alla pastorizia e alla produzione di latte.
In questo luogo, recentemente rimesso a nuovo, ci sono molte cose che vale la pena visitare e inserire nel proprio album dei ricordi.
Cosa vedere a Campolattaro, borgo sannita ricco di storia e cultura
Su tutto spicca l’antico Castello, oggi palazzo De Agostini, che domina il centro storico. Costruito probabilmente tra il X e l’XI secolo, fu abitato da potenti famiglie feudali come i De Adenulfo, i Monforte, i Di Capua, i Blanch. Nonostante le distruzioni subite e le insurrezioni popolari del 1861 contro i padroni del tempo, la roccaforte rimane abitata e visitabile, come riportato dal sito del Comune.
Intorno al Castello si snoda la vita del paese, che conserva ancora le due porte di accesso medievali, stretti vicoli, fondachi e portali lavorati, testimonianza di una tradizione artigiana mai dimenticata. Gravemente colpito dal terremoto del 1962, Campolattaro ha saputo ricostruirsi, senza perdere le tracce del suo passato. Oggi, grazie a recenti interventi di riqualificazione, il borgo si presenta curato e pronto ad accogliere chi desidera riscoprire un luogo lontano dalle rotte del turismo di massa.

Gli eventi da non perdere a Campolattaro: sagre e rappresentazioni teatrali
La comunità di Campolattaro ha saputo mantenere vive tradizioni religiose e popolari che si rinnovano ogni anno. Il simbolo della vita religiosa è la chiesa di San Sebastiano, patrono del paese. Al suo interno è custodita una rara opera su marmo del pittore sannita Domenico Capobianco. Annualmente, a fine agosto, il borgo si anima con la rappresentazione del martirio dei Santi Placido e Benedetto, rievocazione teatrale di origine settecentesca.
Un altro evento da non perdere e da segnare nel proprio calendario, è la sagra dei “Cicategli e Sausicchia”, tipico piatto locale a base di cavatelli e salsiccia, preparato secondo antiche ricette contadine. Il 15 settembre a Campolattaro si svolge, invece, la processione della Madonna del Canale, la cui statua fu donata al luogo dal cardinale Orsini, futuro papa Benedetto XIII.