Campania, lo studio sui cambiamenti climatici non rassicura per niente: ecco lo scenario per i prossimi anni

Secondo l’analisi del Centro Studi Cambiamenti Climatici di Ecogest la nostra regione è tra le più vulnerabili dell’intero paese
Il tema dei cambiamenti climatici è quanto mai attuale e non semplice da affrontare. Tra istituzioni che negano questi fenomeni e altre che non hanno ancora messo in cantiere delle contromisure adeguate, la situazione futura non è per niente rosea.
Un concetto che vale anche per la Campania, che stando ai primi riscontri ufficiali potrebbe non passarsela benissimo tra qualche decennio. Ad affermarlo sono state le analisi del Centro Studi Cambiamenti Climatici di Ecogest.
Stando ai dati rilevati da questo lavoro di ricerca, il nostro territorio è considerato tra quelli maggiormente a rischio di tutta Italia. Ovviamente si tratta di una previsione ad ampio raggio, ma proprio per questo sarebbe opportuno prendere le dovute precauzioni.
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali sono i principali punti critici evidenziati dal Ccsc in merito ai cambiamenti climatici in Campania. Il primo punto come riportato da ildenaro.it riguarda l’aumento delle temperature nella città di Napoli.
I principali rischi a cui va in contro la Campania
L’incremento stimato è di circa 6 gradi tra il 20171 e il 2100. L’alternarsi tra siccità e piogge estreme è un altro punto cruciale. Nella fase primaverile-estiva il numero delle precipitazioni andrà man mano a diminuire in maniera consistente. Il numero massimo di giorni senza piogge in estate potrebbe aumentare fino al 50%.
Al contrario nei mesi di autunno e di inverno potrebbero esserci sempre più rovesci di una certa intensità. In tutto questo scenario va chiaramente contemplato il rischio idrogeologico. Circa il 28% della popolazione vive in aree a pericolosità medio-alta, mentre le zone a rischio frane si attestano intorno al 15% del territorio complessivo.

Le possibili contromisure da prendere
In merito a questi dati raccolti si è espresso il il presidente del Ccsc e azionista di Ecogest Spa Valerio Molinari secondo cui è necessario agire tempestivamente adottando soluzioni concrete basate sull’innovazione scientifica e tecnologie avanzate. Anch’essi ha rimarcato come la Campania rispetto ad altre parti d’Italia sia in un condizione di gran lunga più delicata.
Degli esempi pratici sotto questo punto di vista sono le telecamere in linea, le stazioni meteorologiche e i sensori di carico stradale. Inoltre sarebbe necessario piantare degli alberi autoctoni per migliorare la sostenibilità e proteggere le infrastrutture. A corredo di ciò sono fondamentali le politiche sostenibili e l’innovazione tecnologica volte a mitigare i rischi e a garantire un futuro credibile ed accettabile alle generazioni che verranno.