Agropoli, non c’è più pace all’Oasi del Testene: ucciso ultimo esemplare di anatra rara

L’associazione che si occupava del progetto ha alzato bandiera bianca dopo quest’ultimo efferato episodio, che ha fatto seguito a tanti altri
Alla cattiveria gratuita ed insensata non c’è mai fine. Ancora una volta a farne le spese è stata l’Oasi del Testene di Agropoli, dove purtroppo è stata uccisa l’ultima anatra femmina di Germano Reale ancora superstite.
Si tratta del secondo esemplare a cui è stata tolta brutalmente la vita negli ultimissimi giorni. Come riporta salernotoday.it quest’ultima aveva tre pulcini che nascondeva gelosamente tra la vegetazione, ma al momento risultano dispersi.
Il responsabile dell’associazione Genesi Gerardo Scotti che ha curato il progetto di manutenzione della flora e della fauna dell’area si sono messi in moto per cercarli senza però ottenere alcun riscontro.
Quest’ultimo ha manifestato tutto il suo rammarico per quanto accaduto nell’oasi e al tempo stesso ha fatto un annuncio tanto clamoroso quanto sconfortante. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
La triste resa da parte dell’associazione Genesi
Senza troppi giri di parole Scotti ha dichiarato la fine del progetto inerente il parco del Testene. Ha ringraziato tutti quelli che ci hanno creduto, ma ormai è rimasto solo e non ha più la forza e le risorse per proseguire.
“È meglio che nel Testene torni tutto come prima – ha esclamato – lo show finisce qua”. In tanti però lo stanno incitando a non mollare e proseguire nel suo egregio lavoro. Dunque un momento davvero critico per tutte le persone civili del circondario, che non si sarebbero mai auspicate una fine del genere.

I precedenti dell’ultimo periodo
Purtroppo questo trend andava avanti già da un po’ di tempo per colpa di pochi vandali che non avevano nulla di meglio da fare che ferire gli animali con petardi e pietre. Già a gennaio Scotti aveva denunciato un avvenimento analogo. Un modus operandi da barbari e che non ha nessuna giustificazione.
Le malcapitate anatre sono state sparate infatti con delle pistole a piombini e poi “usate” per una sorta di tiro al piattello di una crudeltà immane. In alcuni casi dietro a queste azioni sono state sorprese delle bande di ragazzini. Ciò chiaramente non è giustificazione, anzi rende il tutto ancor più avvilente visto che se già in tenera età compiono questi gesti sconsiderati crescendo non è detto che vadano a migliorare. In ogni caso questa è grande sconfitta per l’intera regione e in generale per la collettività.