“Può scendere la merce? Sono il corriere” | Sta terrorizzando l’Italia intera, è famosa come TRUFFA DI PASQUA

Negli ultimi anni, le truffe ai danni delle aziende si sono fatte sempre più sofisticate, spesso mascherandosi dietro volti familiari e ruoli insospettabili.
Tra le strategie più utilizzate dai malintenzionati c’è quella di fingersi corrieri incaricati del ritiro di merci pregiate. Approfittano della routine frenetica delle attività produttive per colpire senza destare sospetti. Un episodio recente ha dimostrato quanto sia facile cadere in queste trappole e quanto, allo stesso tempo, sia fondamentale la prontezza di spirito del personale per evitare danni ingenti.
La mattina del 1° aprile 2025, due individui si sono presentati presso l’azienda, spacciandosi per corrieri incaricati del ritiro di numerosi pancali di scarpe di marca. Il loro piano, ben architettato, prevedeva l’utilizzo di un furgone noleggiato con targa clonata e la messa in scena di un’apparente normalità.
Tuttavia, qualcosa non ha convinto un dipendente dell’azienda, che ha notato dettagli incoerenti rispetto ai normali ritiri. Grazie alla sua attenzione e al buon senso di allertare immediatamente il titolare, è stato possibile evitare la consegna della merce e attivare i Carabinieri.
Il caso in questione si è verificato in Toscana, precisamente nella zona industriale di San Miniato, in provincia di Pisa, dove due uomini hanno tentato di mettere a segno una truffa da oltre 100.000 euro ai danni di un calzaturificio locale.
L’intervento delle forze dell’ordine
I militari dell’Aliquota Operativa di San Miniato, già impegnati in zona per servizi di controllo, sono intervenuti con tempestività. Hanno fermato i due uomini a bordo del furgone, riscontrando diverse irregolarità: oltre alla targa falsa applicata al veicolo, sono state rinvenute a bordo altre quattro targhe adesive e cinque divise di società di corriere espresse, tutte sospette.
I due, di 53 e 44 anni, sono stati denunciati per tentata truffa, sostituzione di persona, falsificazione e uso di atto falso. Tutto il materiale è stato sequestrato, mentre le indagini proseguono per capire se si tratti di un caso isolato o parte di un’azione più ampia ai danni di imprese locali.
Un messaggio chiaro alle imprese
L’episodio rappresenta un campanello d’allarme per le aziende, soprattutto quelle attive nel settore manifatturiero, dove la movimentazione di merci di valore è quotidiana. La fiducia nei fornitori abituali e l’attenzione ai dettagli possono fare la differenza tra una consegna riuscita e una truffa da migliaia di euro.
Il caso di San Miniato dimostra quanto sia importante formare il personale al riconoscimento di comportamenti sospetti, e mantenere un dialogo diretto e costante con le forze dell’ordine. In un mondo dove l’inganno può presentarsi in tuta da lavoro e con una falsa lettera di vettura, la prudenza resta l’alleato più prezioso.