Salernitana, Bronn non molla: “I tifosi sono straordinari, dobbiamo ripagarli con la salvezza”

Il difensore granata intervenuto ad un evento dedicato ai ragazzi delle scuola ha ribadito la voglia della squadra di centrare l’obiettivo
La serenità in casa Salernitana è solo un dolce ricordo. Anche questa settimana è stata caratterizzata da notevoli scossoni su tutti il quarto cambio stagionale in panchina. L’arrivo di Pasquale Marino è l’ultima carta che la società ha deciso di giocarsi per arrivare alla salvezza.
In attesa del primo vero esame, ovvero quello di sabato contro il Sudtirol all’Arechi, il difensore franco-tunisino Dylan Bronn ha partecipato ad un evento molto importante nell’ambito del progetto “Salernitana for Education”.
L’ex calciatore del Metz ha visitato l’istituto comprensivo “Vicinanza” di Salerno e ha incontrato 400 alunni delle classi terze, quarte e quinte elementari. Insieme a lui presente anche il dottor Giampaolo Cataldo responsabile safeguarding del club e il dottor Stefano Gallo, nutrizionista della prima squadra.
Vari gli argomenti trattati tra cui spiccano i valori dello sport, il rispetto delle regole e i segreti della sana alimentazione. Nella circostanza però Bronn ha parlato anche della squadre e naturalmente un po’ di se stesso.
L’elogio al pubblico di Salerno
In base alle testimonianze raccolte da salernitananews.it, il giocatore ci ha tenuto a precisare l’impegno della squadra per evitare la retrocessione in Serie C, che sarebbe piuttosto scottante per i tifosi.
E proprio in merito ai sostenitori salernitani ha voluto spendere delle parole piuttosto significative: “Il pubblico adesso sarà fondamentale. Ti spinge sempre a essere ancora più forte e qui abbiamo fortuna di avere tifosi molto caldi, alla Salernitana abbiamo i più forti d’Italia. Noi dobbiamo fare di tutto per ripagare il loro calore e conquistare l’obiettivo salvezza”.
Gli aneddoti sul suo passato calcistico
Bronn ha però raccontato anche alcuni suoi aspetti personali, come ad esempio che appena ha iniziato a giocare a calcio faceva l’attaccante. In seguito ha provato un po’ tutti i ruoli tranne quello di portiere e alla fine ha optato per fare il difensore.
Non poteva mancare un excursus sulla sua carriera in cui ha avuto la fortuna di giocare contro avversari illustri del calibro di Lukaku, Mbappè e Neymar. Curioso anche il retroscena sul primo gol realizzato da professionista: “L’ho fatto col naso ed è stato bello lo stesso”. Dunque, un gran bell’esempio di chi ce l’ha fatta partendo dal basso, ma adesso è tempo di gettare il cuore oltre l’ostacolo per provare a scongiurare il peggio.