De Luca, stop al terzo mandato: scatta il piano B per tornare alla guida di Salerno

In seguito allo stop al terzo mandato da parte della Corte Costituzionale, De Luca potrebbe proporsi nuovamente come sindaco di Salerno
Alla fine la decisione tanto attesa è arrivata. La Corte Costituzionale ha accolto il ricordo presentato dal Consiglio dei Ministri in merito alla legge sul terzo mandato. La normativa approvata dalla Regione Campania è stata infatti ritenuta incostituzionale.
Dunque adesso è ufficiale: Vincenzo De Luca non potrà concorrere nuovamente alla presidenza della Regione. I prossimi saranno gli ultimi mesi di operato dopo di che dovrà decidere “cosa fare da grande”.
Stando a quanto riportato da salernonotizie.it l’attuale governatore della nostra regione potrebbe nuovamente candidarsi come sindaco di Salerno. Dunque un ritorno al passato visto che ha già ricoperto questo ruolo per ben due volta.
A cavallo tra fine anni ’90 e inizi anni 2000 è stato per ben 4 volte il primo cittadino della provincia campana. Adesso che non ha più chance di essere confermato a capo della regione per lui si fa nuovamente largo questa ipotesi.
La possibilità del voto anticipato a Salerno
Tra le ipotesi che stanno circolando ormai da qualche tempo all’interno di Palazzo di Città c’è anche quella del voto anticipato a Salerno. La scadenza dell’amministrazione guidata da Vincenzo Napoli è teoricamente fissata per il prossimo anno.
Considerando anche la recente elezione dell’attuale sindaco a Presidente della Provincia di Salerno “gli indizi” sembrano portare in questa direzione. Lo stesso De Luca non sembra propenso ad aspettare la scadenza naturale della consiliatura. Non c’è però nulla di ufficiale in questo momento e quindi è bene andarci cauti.
Il commento di De Luca sulla bocciatura del terzo mandato
Tralasciando un attimo questi scenari, De Luca ovviamente non ha preso bene la decisione della Corte Costituzionale e l’ha commentata a suo modo senza peli sulla lingua e con il sarcasmo che da sempre lo contraddistingue.
“Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti – ha esclamato De Luca – La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”. L’ultima chance per lui sarebbe quella di scendere in campo con una sua lista a sostegno di un nome di sua stretta fiducia. Un po’ un paradosso, che almeno per ora non sembra essere nei pensieri di De Luca.