La provincia di Caserta è la più giovane della regione e rispetto alle altre…

La provincia di Caserta oltre ad avere un’età media più bassa rispetto alle altre della regione può vantare anche un’altra peculiarità
La Campania è in continuo mutamento. È questo in sintesi ciò che che afferma l’ultima rilevazione del Censimento permanente della popolazione dell’Istat aggiornata la 31 dicembre 2023. Chiaramente però i dati vanno analizzati.
Come si evince dalle notizie pubblicate da salernotoday.it la nostra regione è in lieve ma costante crescita demografica con un saldo di -15.630 residenti rispetto all’anno solare 2022. Andando più a fondo però emergono delle sfaccettature decisamente interessanti.
Quella che risalta di più all’occhio è chiaramente quella riguardante Caserta. È infatti l’unica provincia campana a far registrare un impercettibile aumento della popolazione con +448 residenti, che va in controtendenza con ciò che sta accadendo nelle altre località.
Non è l’unico vanto di cui si può fregiare la “provincia della Reggia”. Infatti ha anche l’età media più bassa dell’intera regione 43,3 anni, che di fatto spiega anche il perché dell’incremento. Napoli comunque è subito dietro con 43,4 anni.
I motivi della crescita demografica
Ma quali sono i motivi di questa crescita in apparenza inspiegabile visto ciò che sta accadendo nel resto della Campania e nel sud Italia? Semplice, Caserta ha un tessuto urbano distribuito tra comuni di medie dimensioni che sono dinamici sul piano commerciale e produttivo.
A ciò va aggiunto un buon tasso di presenza straniera, che contribuisce e non poco a sorreggere la tenuta demografica. Va comunque detto per onor di cronaca che la maggior parte della popolazione della Campania risiede nella provincia di Napoli (53%).
La situazione generale in Campania
Tornando ai numeri inerenti la Campania, resta nonostante il calo degli ultimi anni una delle regione con il maggior numero di abitanti dell’intero territorio nazionale. Sono esattamente 5.593.906 i residenti sparsi tra le varie province che rappresentano il 9,5% della popolazione italiana. Tutto ciò in un contesto dove le nascite sono al minimo (42.925 neonati ovvero -1.544 rispetto al 2022).
Il saldo tra nati e morti è invece di -15.977 unità. Passando al saldo migratorio interno il dato è ancor più allarmante con 21.181 campani che nel medesimo lasso temporale preso in considerazione si sono trasferiti in altre regioni italiane. Buone nuove per quanto concerne l’età media visto che in Campania è passata da 43,9 a 44,2 anni in un solo anno. A livello numerico le donne superano gli uomini con un rapporto del 51,1% dovuto soprattutto alla maggiore longevità femminile.