Salernitana: a Cittadella si va verso la conferma il trio difensivo che ha ben figurato contro il Sudtirol
Mister Marino vuole ripartire dalle certezze che si è costruito nel corso della prima gara della sua gestione. La posta in palio è altissima
La corsa salvezza della Salernitana sta entrando sempre più nel vivo. A cinque giornate dalla fine la squadra granata è tornata prepotentemente a credere di poter rimanere in Serie B.
Le ultime gare saranno caratterizzate da molteplici scontri diretti, che la formazione di Pasquale Marino non può proprio permettersi di sbagliare. Cittadella sarà solo la prima tappa di un percorso che si concluderà in casa della Sampdoria il prossimo 9 maggio.
Ottenere un risultato positivo in Veneto (possibilmente la vittoria) avvicinerebbe e non poco l’obiettivo, ma per farlo sarà necessario essere lucidi e al tempo stesso compatti. Per questo l’allenatore sta studiando meticolosamente le soluzioni da adottare.
Di base come riporta salernitananews.it non ci saranno troppi cambiamenti. Bisogna proseguire il percorso facendo leva sui punti fermi creati in queste settimane di lavoro. E per farlo bisogna necessariamente iniziare dalle fondamenta.
Il trio difensivo anti Cittadella
Per questo in porta spazio a Christensen e davanti lui sarà confermato il blocco composto da Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili, che ha ben figurato al cospetto dell’attacco del Sudtirol. D’altronde vista l’assenza di Bronn non ci sono troppe alternative.
L’assenza del centrale franco-tunisino ex Metz che con tutta probabilità ha già concluso la sua stagione per via di una lesione muscolare a carico del bicipite femorale sinistro, poteva pesare e non poco, ma per fortuna i suoi compagni di reparto non la stanno facendo rimpiangere più di tanto.
La crescita di Fabio Ruggeri
Il merito oltre che dell’usato sicuro rappresentato da Ferrari e Lochoshvili è anche di Ruggeri. Il giovane classe 2004 arrivato la scorsa estate in prestito dalla Lazio (dove ha fatto la trafila dei settori giovanili) nell’ambito dell’affare che ha portato Dia in biancoceleste, sta maturando in maniera considerevole.
Soprattutto nelle sue ultime apparizioni ha dimostrato di essere sul pezzo e meno timoroso rispetto al passato. D’altronde è fisiologico visto che ha compiuto 20 anni lo scorso 13 dicembre. Al tempo stesso in questo momento dovrà fare i conti con la pressione dei risultati, ma anche questo fa parte del suo percorso di maturazione. Marino nel frattempo gli sta facendo capire che punta su di lui e già questo è un grande attestato di stima, che sicuramente gli servirà per continuare a fare bene.