Campania, altro triste primato: è la tra le peggiori regioni europee per quanto riguarda l’occupazione

La nostra regione condivide questo trend per niente edificante con altri due territori nostrani. Ecco i dati raccolti da Eurostat in merito
L’occupazione è un problema con cui la nostra regione convive ormai da tempo. Nonostante dei miglioramenti nel corso degli anni ci siano stati, non si è mai giunti a quel punto che si può definire soddisfacente.
Anche in questa fase storica dove il turismo è in forte espansione in tutto il territorio, i dati raccolti da Eurostat e riportati da rainews.it certificano che l’andamento non è per niente positivo. Anzi al contrario.
La Campania infatti è tra le regioni con il peggior tasso di occupazione, ma non solo d’Italia, bensì dell’intero continente. E non può consolare il fatto che anche le altre regioni del meridione tra cui spiccano Sicilia e Calabria, ci facciano compagnia.
Secondo le tabelle Eurostat di fatto solo la Guyana (regione d’Oltremare francese) è messa peggio. Sarebbero da annoverare anche Melilla e Ceuta i territori spagnoli situati sul suolo marocchino, ma essendo molto piccoli di fatto non possono essere presi chissà quanto in considerazione.
Il principale punto debole della Campania
Tra i problemi più importanti della Campania c’è senz’altro quello dell’occupazione femminile. La percentuale di occupazione del gentil sesso si attesta al 32,2%. In pratica in proporzione è come se lavorasse meno di una donna tra i 15 e 64 anni.
Seguono Calabria (33,1%) e Sicilia (34,9%). La distanza con il resto dell’UE è abissale ed è di circa 30 punti percentuali in meno (66,2%). Anche considerando solo il suolo italiano la situazione non è delle migliori visto che il tasso medio nazionale per quanto concerne le donne è del 53,3%.
La situazione generale in Campania e nelle altre zone d’Italia
Facendo il computo totale il tasso di occupazione in Campania è del 45,5% con un aumento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Peggio ha fatto solo la Calabria con il 44,8% mentre la Sicilia è poco più su al 46,8%. In Italia il tasso di occupazione è del 62,2% mentre nell’UE la media tra i vari stati membri è del 70,8%.
Anche in questo caso quindi si evince un divario abbastanza ingente tra la nostra regione le altre parti del paese e del continente. Per poter migliorare il dato in particolar modo quello femminile potrebbe essere importante il titolo di studio. Basti pensare che in Italia sono occupate il 79,3% di donne che hanno una laurea a fronte dell’84,3% dell’UE.