SALERNITANA (4-2-3-1): Sepe; Mazzocchi, Fazio, Dragusin, Ranieri; L. Coulibaly, Radovanovic (15′ pt Ederson); Kastanos (24′ st Obi), Bonazzoli (37′ st Mousset), Ribery (24′ st Perotti); Djuric (37′ st Mikael). A disposizione: Belec, Jaroszynski, Veseli, Bohinen, Zortea, Kechrida, Gagliolo. Allenatore: Nicola.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (28′ st Florenzi), Tomori, Romagnoli, Hernandez; Tonali, Bennacer (1′ st Kessié); Messias (28′ st Saelemaekers), Brahim Diaz (15′ st Rebic), Leao; Giroud. A disposizione: Tatarusanu, Ballo-Touré, Castillejo, Kalulu, Maldini, Krunic, Bakayoko, Gabbia. Allenatore: Pioli.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna.
RETI: 6′ pt Messias (M), 29′ pt Bonazzoli (S), 27′ st Djuric (S), 31′ st Rebic (M)
NOTE. Spettatori: 18449. Ammoniti: Bennacer (M), Ederson (S), Giroud (M), Rebic (M), Djuric (S), Romagnoli (M). Angoli: 4-7. Recupero: 3′ pt – 4′ st
Alla sua presentazione Davide Nicola chiese coraggio, grinta e determinazione: contro il Milan i suoi ragazzi hanno dato quanto richiesto. Un match da big contro la big Milan che, in uno stadio Arechi stracolmo nei limiti del 75%, ha avuto più grattacapi di quanto (forse) immaginasse alla vigilia. “Partita dura”, Pioli lo aveva detto e così è stato: in campo il divario di posizione sembrava inesistente. Sfacciata come non mai, grintosa come non mai e propositiva come non mai; il 2-2 finale, per come le cose sono andate, sta anche stretto alla Salernitana. Ed è qui (molto probabilmente) la vera vittoria dei granata che, nonostante l’avversario di caratura superiore, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e disputato quella che è stata- fino a questo momento- la miglior prestazione stagionale.
LA PARTITA.
Salernitana che parte aggressiva. Tra il 3’ ed il 4’ tripla occasione per i granata: il primo a provarci è Ribery che recupera e serve l’accorrente Ranieri, l’ex Fiorentina mette in mezzo ma il francese liscia; nel continuo dell’azione tenta la botta dalla distanza poi respinta. Sugli sviluppi del conseguente calcio d’angolo, il già citato Ranieri prende la mira e calcia in porta, Maignan para senza problemi. Due giri di lancette ed ecco la doccia gelata. Theo Hernandez penetra per via centrale, la difesa si “apre” letteralmente e Junior Messias ne approfitta per inserirsi e ricevere il filtrante del 19 rossonero, dinanzi a Sepe l’ex Crotone non sbaglia e porta il Diavolo in vantaggio. Granata che, proprio come in occasione della rete meneghina, in difesa sono autori di imprecisioni che permettono ai centravanti rossoneri di trovarsi lanciati in campo aperto e nella situazione appena detta trovarsi nell’uno contro uno. Tale scenario, al 17’, porta alla punizione da ottima posizione- conquistata da Leao dopo un duello corpo a corpo con Mazzocchi- di Bennacer con Sepe bravo a deviare in angolo. Minuto 21 e si fa rivedere la Salernitana. Bonazzoli recupera, serve Ribery che a sua volta scarica per Lassana, il maliano- però- non tira e cede nuovamente la sfera al numero sette, il cui tiro viene murato. Due minuti (23’) ed è ancora Leao a provare a far male. Il portoghese prova lo scambio con Calabria, il pallone murato inizialmente rimane lì con Giruod che tocca quel tanto che basta per servire il talento ex Lille, la cui conclusione fa la “barba” al palo. Gol sbagliato, gol subito ed al 29’ Bonazzoli si inventa l’eurogol della giornata. Mazzocchi fa il Theo Hernandez e sprinta sulla fascia dei velocisti rossoneri, mette in mezzo dove Djuric anticipa Maignan- che non esce propriamente bene- e serve Bonazzoli, l’ex Toro in sforbiciata sigla un vero e proprio golazo portando i granata sull’1-1. Dopo la rete è una Salernitana diversa, aggressiva come i primi minuti e capace di prendere in mano il pallino del gioco. 41’ ed il Milan si rifà sotto. Theo dal limite dell’area granata alza la sfera per Leao, il portoghese aggancia mette in mezzo per l’accorrente Messias, ad evitare guai è l’ottimo posizionamento di Sepe che blocca il pallone. Nel secondo tempo il primo brivido è per la Salernitana. Tonali, dopo l’anticipo di Brahim su Sepe, alza la testa e mette morbido in mezzo per Leao che- con una spettacolare rovesciata- va vicino alla rete. 54’ ed i rossoneri sono ancora pericolosi con Olivier Giroud. Il centravanti numero nove, infatti, sfiora il vantaggio con un colpo di testa- arrivato dopo la sponda aerea di Romagnoli- che fa la “barba” al palo. Il Milan offende, al Salernitana si copre e poi reagisce proprio come al 58’ quando- imbeccato da un lancio al bacio di Kastanos- Ribery controlla e punta Tomori che sorpassa e mette in mezzo dove non trova l’accorrente Djuric. Neanche sessanta secondi ed i meneghini hanno l’occasionissima per il raddoppio con Giroud che, dopo un’imbucata centrale, vede un super Sepe negargli la gioia del gol. Sfacciati come se fossero una big, i granata al 65’ vanno ad un passo dal sorpasso. Maignan è lezioso e perde palla sul pressing di Bonazzoli, l’ex Toro prova la rabona che supera l’estremo difensore transalpino ma non Romagnoli che devia in angolo. La risposta del Diavolo, però, non tarda ad arrivare ed è affidata al destro di Rafa Leao. Il portoghese duetta con Rebic ed al volo scarica il bolide verso la porta di Sepe con quest’ultimo che, anche se con qualche brivido, manda in angolo. Una sfida giocata da grande ha il suo coronamento al 72’. Bonazzoli va da Mazzocchi, il numero 30 mette in mezzo dove trova un Djuric libero come se fosse nel deserto dopo una marcatura quasi inesistente del duo Tomori-Kessie e che fa impazzire l’Arechi con un colpo di testa che si infila alle spalle di Maignan. Il calcio, però, è alcune volte duro. Al 76’ il Milan trova il pareggio grazie al bolide da trenta metri di Ante Rebic che sorprende un fin lì perfetto Sepe. Finisce senza ulteriori sussulti una sfida che, sebbene terminata pari, ha visto l’ippocampo uscire moralmente vincitore e consapevole che la strada da seguire è quella appena imboccata.