Questo SAPONE è pericoloso | Ritirati tutti i lotti dal mercato, per chi lo avesse in casa è meglio gettarlo subito

I prodotti per l’igiene personale, come saponi e shampoo, fanno parte della nostra routine quotidiana e sono spesso considerati sicuri per definizione.
Tuttavia, anche questi articoli, sebbene regolati da normative stringenti, possono nascondere insidie quando la produzione non segue standard rigorosi o si verificano contaminazioni. È per questo che è importante prestare attenzione a eventuali segnalazioni ufficiali o ritiri dal mercato, soprattutto quando si parla di prodotti a diretto contatto con la pelle e le mucose.
I saponi, siano essi liquidi o solidi, svolgono una funzione fondamentale nella nostra igiene quotidiana: rimuovono lo sporco, i batteri e l’eccesso di sebo dalla pelle. Vengono formulati con una miscela di tensioattivi, conservanti, profumi e altre sostanze funzionali, pensate per detergere efficacemente senza danneggiare il film idrolipidico naturale della cute.
Negli ultimi anni si è assistito a una maggiore attenzione verso la composizione di questi prodotti: molti consumatori prediligono saponi “green”, privi di sostanze aggressive, e sempre più aziende dichiarano l’assenza di parabeni, siliconi o coloranti artificiali. Tuttavia, nonostante questa crescente consapevolezza, non si possono escludere problemi legati alla contaminazione microbiologica durante la produzione o la distribuzione.
Un esempio attuale di questo rischio è il recente ritiro dal mercato di uno shampoo commercializzato con il marchio Tec Italy. Un prodotto destinato alla cura dei capelli secchi e danneggiati. Secondo quanto riportato da Ispacnr.it, il motivo del richiamo è particolarmente allarmante. Sarebbe stata riscontrata la presenza del batterio Klebsiella oxytoca, un microrganismo potenzialmente molto pericoloso per la salute umana.
Lo shampoo sotto accusa: il caso Tec Italy
Il lotto interessato (codice 1G27542266, con scadenza 27 maggio 2027) comprende 1.068 flaconi che sono stati distribuiti sia nei saloni di bellezza sia su piattaforme di e-commerce come Amazon ed eBay. Il batterio rilevato è noto per poter causare gravi infezioni, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e urinario. I sintomi possono includere febbre alta, tosse persistente, dolore toracico, difficoltà respiratorie, ma anche dolori addominali, vomito e problemi urinari.
La presenza di Klebsiella oxytoca è particolarmente preoccupante per persone immunocompromesse, anziani o soggetti con patologie croniche. Nei casi più gravi, l’infezione può addirittura essere letale, con un tasso di mortalità che può arrivare al 20%. Per questo motivo, è fondamentale che chiunque abbia acquistato il prodotto lo identifichi e lo elimini immediatamente, anche in assenza di un richiamo formale da parte delle autorità italiane.
Cosa fare in questi casi
Chi possiede questo shampoo deve sospenderne l’utilizzo e smaltirlo in modo sicuro. È consigliabile non svuotare il contenuto negli scarichi, ma riconsegnarlo al punto vendita o contattare il servizio clienti del rivenditore per il ritiro. È altrettanto importante monitorare eventuali sintomi sospetti dopo l’uso del prodotto e, in caso di dubbi, rivolgersi al proprio medico curante.
I prodotti per l’igiene personale devono essere sinonimo di sicurezza, ma come dimostra il caso Tec Italy, non si può mai abbassare la guardia. Controllare le etichette, seguire le notizie su eventuali ritiri e fare attenzione a sintomi sospetti può fare la differenza tra un semplice gesto quotidiano e un rischio per la salute. La consapevolezza è il primo passo per tutelarsi.