In Campania pochi conoscono il PAESE DELLA SUOCERA | Se la vostra vi rompe, mandatela subito: non tornerà più

In provincia di Avellino si trova un borgo che, oltre alla sua bellezza porta con sé un curioso soprannome: “il Borgo della Suocera”.
Stiamo parlando di Zungoli, un piccolo comune campano noto per le sue stradine in pietra, le case in tufo e, soprattutto, per un detto popolare che ha fatto sorridere generazioni di abitanti.
Secondo la tradizione ci sono così tante salite e discese che, quando una suocera arriva in visita, si affatica talmente tanto nel percorrere il paese che alla fine non desidera più tornare. Così è nato il soprannome bonario di “borgo della suocera”, che gioca con ironia su uno dei rapporti più complessi e caricaturali della cultura italiana.
Ma oltre l’aneddoto si nasconde una verità urbanistica: Zungoli è davvero un borgo che si sviluppa in verticale, arroccato a 657 metri sul livello del mare, tra vicoli ripidi, gradinate strette e scorci mozzafiato.
Zungoli è inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia, riconoscimento che testimonia la qualità del suo centro storico e l’attenzione alla conservazione del patrimonio. Passeggiare per le sue vie equivale a fare un viaggio indietro nei secoli: il Castello Normanno, che domina la piazza principale, risale all’XI secolo ed è stato più volte ristrutturato nei secoli successivi, mantenendo però intatta la sua imponenza. Le abitazioni in pietra, i portali antichi e le strette stradine lastricate raccontano la storia di una comunità legata alla terra e alle sue tradizioni. Non mancano le chiese ricche di arte sacra e piccole botteghe artigiane che resistono all’omologazione del tempo.
Tra cultura e sapori
Oltre al patrimonio architettonico, Zungoli è famosa per la sua cucina tipica: dai caciocavalli stagionati nelle grotte ai salumi locali, ogni prodotto racconta una storia di sapienza contadina. La sagra del caciocavallo impiccato è uno degli eventi più attesi, capace di attrarre turisti e buongustai da tutta la regione.
Anche la cultura è viva, con festival, visite guidate teatralizzate e progetti di valorizzazione del borgo. Negli ultimi anni, il paese ha saputo reinventarsi come destinazione di turismo lento, ideale per chi cerca autenticità, silenzio e contatto con la natura.
Un borgo che sa prendersi in giro
Il soprannome “borgo della suocera” è diventato oggi un tratto distintivo e motivo di simpatia. Zungoli ha saputo trasformare un detto popolare in una leva di comunicazione turistica, giocando con l’ironia ma senza mai perdere di vista il rispetto per la propria storia.
In fondo, Zungoli non è solo un luogo che fa “stancare la suocera”, ma un paese che conquista il cuore di chiunque lo visiti, magari con un po’ di fiatone… ma con gli occhi pieni di bellezza.