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Campania, allarme obesità infantile: l’esperta traccia la via per evitare ulteriori rischi

Junk food (Pixabay) - salernosera.it
Junk food (Pixabay) – salernosera.it

La professoressa Katherine Esposito ha parlato di questa importante tematica, che sta diventando sempre più una realtà nella nostra regione

Il diabete e l’obesità infantile sono due problematiche piuttosto serie che ormai da qualche tempo affliggono la Campania. Il campanello d’allarmo è scattato in seguito ai dati esposti dalla professoressa Katherine Esposito, Responsabile della Diabetologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli.

L’esperta ha sottolineato che nell’intero territorio regionale si contano circa 460.000 persone affette da diabete per una percentuale dell’8,3%. Solo la Calabria è messa peggio mentre la media nazionale è del 6,6%.

Passando all’obesità infantile in base alle informazioni raccolte da napolitoday.it il quadro è per certi versi ancor più preoccupante. La Esposito è stata chiara anche in tal senso: il 44% dei bambini campani sono in sovrappeso o obesi.

Un dato decisamente troppo elevato visto che la media del resto d’Italia si attesta sulla percentuale del 20,4%. Chiaramente c’è una correlazione con la crescita dei casi di diabete tra i giovani, che negli ultimi 10 anni sono praticamente raddoppiati.

L’obesità infantile sempre più diffusa nel napoletano

L’area in cui si registra una concentrazione più ampia è quella di Napoli e delle zone circostanti. Urbanizzazione, sedentarietà e scarsa attenzione ad una sana alimentazione (troppo spesso ai bambini si consente di mangiare junk food) sono i fattori che stanno facendo accentuare il diabete tra i ragazzini.

La dottoressa Esposito però ha spiegato che le istituzioni si stanno muovendo in tal senso: “La Regione Campania si sta impegnando attraverso campagne di sensibilizzazione, in sinergia con medici di base, scuole e associazioni dei pazienti. È fondamentale agire prima, identificando tempestivamente i soggetti a rischio e intervenendo sullo stile di vita e con terapie mirate”.

Napoli (Pixabay) - salernosera.it (6)
Napoli (Pixabay) – salernosera.it

Il farmaco per il trattamento di diabete ed obesità

C’è però una novità piuttosto significativa che potrebbe essere quasi risolutiva a livello terapeutico. Si tratta del tirzepatide, un nuovo farmaco destinato proprio al trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità. È stato inserito nella Nota 100 dell’AIFA, che ne ha anche approvato la rimborsabilità.

In merito a questo prodotto l’esperta della Vanvitelli ha spiegato in che modo manifesta la sua efficacia: “Questa terapia, che agisce sui recettori GIP e GLP-1, rappresenta una svolta importante nel controllo metabolico. Purtroppo però si registrano ancora forti disparità regionali nell’accesso al farmaco, con pazienti che attendono mesi per l’attivazione dei percorsi prescrittivi”. Per questo il suo auspicio è che possa esserci un sostegno concreto da parte delle istituzioni e delle autorità sanitarie per cercare di garantire uguali opportunità di accesso in tutto il paese.