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“Non vogliamo i vostri figli a scuola” | Attimi di tensione in città, in Campania non si parla d’altro: a un passo dalla rissa

Bambini asilo nido
Bambini asilo nido-Foto di Yan Krukau da Pexels-SalernoSera.it

Il futuro degli asili nido è in bilico: ci sono alcune zone d’Italia in cui cresce la tensione riguardo ai sostegni economici per l’infanzia e i genitori sono sempre più preoccupati.

In Italia esistono diverse misure economiche previste per sostenere le famiglie con bambini in età prescolare. Uno tra tutti è il Bonus Asilo Nido, il contributo destinato al pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati.

L’importo varia in base all’ISEE del nucleo familiare. Si va da un sussidio pari a 3.000 euro annui per ISEE fino a 25.000 euro, 2.500 euro per ISEE tra 25.001 e 40.000 euro, e 1.500 euro per ISEE superiori a 40.000 euro.

A partire dal 2024 si aggiungono ulteriori buone notizie per gli italiani: per i nuovi nati in famiglie con un altro figlio sotto i dieci anni e un ISEE fino a 40.000 euro, il bonus è aumentato a 3.600 euro annui. ​

In alcune regioni questo bonus nazionale è integrato da ulteriori contributi regionali. La Regione Campania, ad esempio, offre voucher per l’accesso ai nidi destinati a famiglie con requisiti ISEE specifici, al fine di abbattere ulteriormente le rette .

Bonus Asilo Nido: il caso di Como preoccupa gli italiani che hanno bambini piccoli

In contrasto con queste politiche di supporto nazionale, a Como si assiste a una situazione tesa riguardante l’asilo nido Magnolia. L’amministrazione comunale ha deliberato la chiusura del nido a partire dall’anno educativo 2025/2026. I bambini e il personale di questo asilo dovranno essere trasferiti presso un’altra struttura, il nido Fantasia. L’obiettivo è quello di ampliare la scuola dell’infanzia Raschi. Questa decisione ha scatenato la reazione delle famiglie coinvolte, che hanno presentato un nuovo ricorso al TAR, il secondo relativo al nido Magnolia e il quarto contro l’amministrazione Rapinese. ​

Già nello scorso luglio 2024, il Consiglio di Stato aveva dato ragione ai genitori, sottolineando l’inadeguatezza dell’istruttoria comunale e i potenziali effetti negativi sulla continuità educativa dei bambini. Il Comune, però, non si è fermato e ha riproposto il piano di chiusura, come riportato da ComoZero. A questo punto i genitori si sono visti costretti a intraprendere nuovamente le vie legali per tutelare il diritto dei propri figli a frequentare l’asilo scelto.

Bambina all'asilo
Bambina all’asilo- Foto di Natalie Bond da Pexels-SalernoSera.it

Sostegno ai genitori di Como: il comitato lancia la raccolta fondi per l’asilo nido

Il nuovo ricorso prevede delle spese legali molto onerose e per raccogliere la cifra necessaria, il Comitato “Como a Misura di Famiglia” ha lanciato una raccolta fondi pubblica. L’intera cittadinanza è invitata a partecipare con il possibile contributo.

L’obiettivo è non solo quello di difendere il nido Magnolia, ma anche la promozione di una visione differente della città, che valorizzi e protegga i servizi per l’infanzia. Il comitato sostiene la battaglia di questi genitori e sottolinea l’importanza di non lasciare sole queste famiglie nella loro battaglia per il diritto all’educazione dei bambini.