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Pensione, dal 2025 si può andare da 56 anni | Lo Stato approva, questo l’unico requisito da possedere

Pensione anticipata
Pensione anticipata- Foto di Ivan Samkov da Pexels-SalernoSera.it

Si può ancora andare in pensione prima dei 60 anni? Ecco cosa sta cambiando nelle politiche di previdenza sociale europea: queste novità potrebbero riguardare anche l’Italia.

Il sistema previdenziale italiano sembra funzionare nello stesso identico modo da diversi decenni, con grande scontento dei cittadini che auspicano una riforma nel breve termine che permetta di anticipare la pensione.

Attualmente per accedere alla pensione di vecchiaia bisogna aver compiuto 67 anni e aver versato almeno 20 anni di contributi. Ci sono, poi, delle casistiche da prendere in considerazione.

Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996, è richiesto che l’importo dell’assegno pensionistico sia almeno pari all’importo dell’assegno sociale, pari a 534,41 euro mensili nel 2025.

Bisogna ricordare, inoltre, che è obbligatorio cessare qualsiasi rapporto di lavoro dipendente formalizzato da regolare contratto prima di poter ottenere l’assegno mensile della pensione.

Pensione anticipata in Italia: come funzionava fino al 2025

Come funziona, invece, fino a questo momento la pensione anticipata ordinaria? Le donne italiane possono accedere con 41 anni e 10 mesi di contributi, mentre per gli uomini il requisito sale a 42 anni e 10 mesi. In entrambi i casi non è previsto alcun limite di età anagrafica, ma bisogna in ogni caso attendere circa tre mesi dalla maturazione dei requisiti per ricevere l’assegno. Accanto ai canali tradizionali, esiste in Italia un’ulteriore possibilità di uscita anticipata dal lavoro. Quest’opportunità è riservata in particolare a chi ha cominciato a versare contributi solo dopo il 1° gennaio 1996. Si tratta della cosiddetta pensione anticipata contributiva, che consente di smettere di lavorare già a 64 anni, a condizione di aver maturato almeno 20 anni di contributi. Anche in questo caso è prevista una finestra di attesa di tre mesi.

Per ottenere questo privilegio è fondamentale che l’importo dell’assegno mensile sia almeno tre volte l’assegno sociale, cioè 1.616,04 euro lordi nel 2025. Sono previste riduzioni per le donne con figli: con un figlio basta 2,8 volte l’assegno sociale (1.508,30 euro), mentre con due o più figli la soglia scende a 2,6 volte (1.400,57 euro). Attenzione, però, perché fino al compimento dei 67 anni l’assegno non può superare cinque volte il trattamento minimo, cioè 2.993,05 euro lordi mensili.

Pensione a 60 anni
Pensione a 60 anni- Foto di SHVETS production da Pexels-SalernoSera.it

In pensione prima dei 60 anni: il sistema da cui prendere esempio

Gettando lo sguardo oltre i confini italiani si scoprono realtà molto meno rigide e decisamente auspicabili. In Francia, ad esempio, è possibile lasciare il lavoro già a 56 anni, come riportato da IlSole24Ore. Non si tratta però di una misura valida per tutti. La possibilità di andare in pensione così presto è riservata esclusivamente a chi ha iniziato a lavorare prima dei 16 anni. Si sfrutta così il meccanismo del pensionamento anticipato per “lunga carriera”.

La misura applicata in Francia premia chi ha cominciato a lavorare già da giovanissimo poiché viene riconosciuta l’usura fisica e l’anzianità di servizio accumulata. Il sistema pensionistico francese, inoltre, prevede regole differenziate per le professioni usuranti. Scelte che fanno sperare ad un futuro in cui l’Italia possa prendere esempio da questi meccanismi previdenziali europei.