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Per il PRIMO MAGGIO tutti nel BORGO DELLA FELICITÀ | Perla nel cuore di Salerno, qui l’odio non esiste

Padula
Nel cuore della Valle di Daino – facebook – salernosera.it

Nel cuore di Salerno un gioiello che brilla di luce proprio: è il Borgo della Felicità, l’ideale per chi vuole passare delle giornate da urlo.

Aprile, il mese dei ponti. Ponte pasquale (quest’anno), ponte del 25 aprile, allunghi la mano e arriva il ponte del Primo Maggio. Un arco di tempo utile per staccare la spina, godersi le bellezze dell’Italia, in particolar modo di Salerno e dintorni.

Per chi ha voglia di evasione, di riscoperta delle bellezze italiane (o locali), per chi ha in programma una gita fuori porta o un weekend rilassante, la provincia di Salerno offre una varietà di borghi che sembrano usciti da una cartolina, perfetti per trascorrere una giornata tra cultura, natura e sapori autentici.

A pochi chilometri dal centro di Salerno, c’è per esempio Vietri sul Mare, il primo borgo della Costiera Amalfitana e uno dei più pittoreschi. Famoso per le sue ceramiche colorate, qui ogni angolo è un’opera d’arte.

Cetara, invece, è un gioiello incastonato nella roccia, dove il tempo sembra essersi fermato. Celebre per la colatura di alici, presidio Slow Food, il borgo offre anche splendide passeggiate sul mare e ristorantini dove gustare piatti di pesce fresco in un’atmosfera intima.

Benvenuti al sud

Come non nominare Castellabate, un borgo diventato iconico grazie all’altrettanto iconico film: Benvenuti al Sud. Dal cinema alla realtà qui il passo è breve: centro storico medievale perfettamente conservato, scorci mozzafiato e un’atmosfera romantica. Cosa vuoi di più dalla vita? Una vista spettacolare sul Cilento, patrimonio UNESCO.

Da Teggiano e il suo tuffo nel Medioevo ad Atrani e il fascino segreto della Costiera, tra Amalfi e Ravello c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per tutto il resto, ecco il Borgo della Felicità, a sud-est della provincia di Salerno, nel Vallo di Diano, su due colli lungo il confine con Sassano, dove scorre il fiume Tanagro.

Padula
Padula, tra arte e storia – facebook – salernosera.it

Camminando sulle Strettole

Sarebbe un grande errore catalogare Padula come la città della Certosa. Per carità, top, ma nel cuore dell’area occidentale del Vallo di Diano, in un contesto naturale incorniciato da una vegetazione rigogliosa, c’è tanta arte quanta storia.

Costituisce la location ideale per la sua millenaria: dalle le mura ciclopiche e altri ruderi di Cosilinum all’Eremo di san Michele a Le Grottelle, passando per il Battistero di San Giovanni in Fonte, fino ad arrivare alla chiesa di San Michele Arcangelo, che domina sulla città. E ancora il Museo della Pietra e la Mostra permanente dei Presepi. Passeggiando per le Strettole, non c’è posto per l’odio. Non per niente è il Borgo della Felicità.