Vai a Caserta e scopri che a due passi c’è la CITTÀ DEI CORNUTI | Qui tutti vanno fieri dei tradimenti, l’amante è la guest star

Se vi trovate in Campania nel mese di novembre e vi capita di sentire musica, risate e un’insolita processione di uomini con grandi corna in testa… niente paura!
Siete semplicemente in un piccolo borgo che si trova in provincia di Caserta, dove ogni 11 novembre prende vita una delle feste più curiose e goliardiche d’Italia: la Festa dei Cornuti.
Una festa interamente dedicata ai “cornuti”, ma non nel senso offensivo del termine. Qui la tradizione si tinge di ironia, cultura popolare e convivialità, trasformando quella che altrove sarebbe una presa in giro, in un vero e proprio momento di comunità.
Tutto è cominciato circa quarant’anni fa, quando un gruppo di amici, tra una cena a base di carne di montone e qualche bicchiere di vino di troppo, decise per scherzo di sfilare per le strade del paese indossando delle corna.
L’idea, accolta con entusiasmo e risate, ha preso piede al punto da diventare una tradizione annuale. Oggi quella sfilata improvvisata è un evento organizzato, atteso e amato.
Una data non casuale
La data non è casuale: la festa si tiene a Ruviano l’11 novembre, giorno dedicato a San Martino. In molti paesi del sud Italia, questo santo è associato – in modo tutto da interpretare – alla figura del marito tradito. Secondo alcune leggende popolari, durante le fiere di bestiame che si tenevano in questo periodo, gli uomini si allontanavano da casa… lasciando le mogli “libere”. Il mito, più che storicamente fondato, è chiaramente giocoso, e fa da sfondo perfetto per una festa che non si prende troppo sul serio.
Il momento più atteso della giornata è la grande processione. Gli uomini sfilano per le vie del paese indossando corna – vere o finte – e accompagnati da una banda musicale che dà ritmo e allegria. Alla fine della sfilata, viene acceso un grande falò con un fantoccio di pezza dotato, naturalmente, di corna giganti. È un gesto simbolico, quasi liberatorio, che chiude la parte rituale della giornata.
Il momento conviviale post sfilata
Ma non finisce qui. Dopo la sfilata arriva il momento più gustoso: si mangia e si beve tutti insieme. Pasta e fagioli fumante, vino Pallagrello (tipico delle colline casertane), e dolci tradizionali. Un’occasione perfetta per assaporare la cucina locale e fare due chiacchiere in compagnia. A organizzare tutto c’è l’Associazione Cornuti Ruvianesi, che ogni anno, con il supporto del Comune, riesce a trasformare il borgo in un piccolo teatro all’aperto, dove la tradizione incontra la risata, e l’ironia diventa un modo per celebrare la comunità.
In un’Italia che spesso dimentica le sue feste popolari, Ruviano tiene viva una tradizione unica, divertente e autentica. Se volete vivere qualcosa di diverso, lontano dal turismo di massa, segnatevelo: ogni 11 novembre, la Festa dei Cornuti vi aspetta. Corna in testa e sorriso pronto.