Sono passati quasi quattro mesi, ma nonostante le già numerose proteste dei genitori degli assegni di cura destinati ai bambini disabili di Eboli ancora non si sa nulla.
L’ennesima richiesta di chiarimenti, di una qualsiasi risposta, è arrivata tramite i social. Per la precisione su Facebook, dove una madre ha chiesto delucidazioni in merito all’iter per l’erogazione del sussidio destinato agli anziani ed ai piccoli affetti da disabilità. In realtà già a gennaio si era in enorme ritardo, come è necessario precisare: è dal mese di agosto 2021 che tantissimi ebolitani sono ancora in attesa di qualsivoglia aggiornamento in merito.
Tra elezioni ed insediamento della nuova amministrazione i tempi si sono giocoforza prolungati, ma già ad inizio anno si era tornati a chiede delucidazioni sull’erogazione degli assegni di cura: «con deliberazione di Giunta Regionale Campania del 30 giugno 2020 è stato adottato il Piano Regionale di non autosufficienza per il triennio 2020/2022, in recepimento del Piano Nazionale ex DPCM del 21/11/2019. Tra i beneficiari sono comprese le “persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DMS-5”. Circa quindici famiglie ebolitane hanno presentato domanda ai fini dell’attribuzione dell’assegno di cura ma, ad oggi e nonostante numerose rassicurazioni, non hanno avuto riscontro. Tale situazione determina un profondo disagio sociale ed economico per questi nuclei familiari e l’Ente dovrà fornire i necessari chiarimenti finalizzati alla risoluzione del problema».
Era il 22 gennaio. Oggi, 20 aprile, si chiedono nuovamente informazioni: «buongiorno: con questo post chiedo chiarezza per l’assegno di cura, perché dopo varie chiamate Pec ad oggi per una domanda protocollata ad agosto non si ha risposta, questo perché il responsabile del settore ha contratto il virus. Da agosto ad un mese fa il virus non lo aveva… e allora che fine ha fatto la domanda di un diritto di mio figlio? Perché continuano a non avere riguardo di tutti i disabili? Poi si utilizzano i social e le Pec dei legali e tutti chiamano». Senza continue punzecchiature, dunque, l’iter sembra essere prono ad “incepparsi”.
Purtroppo non è la prima volta e a pagarne le spese sono i più piccoli.