ATALANTA-SALERNITANA 1-1
ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Scalvini (1′ st Pasalic), Demiral (1′ st Djimsiti), Palomino; Hateboer (9′ st Maehle), De Roon, Freuler, Zappacosta; Boga, Muriel (30′ st Malinovskyi); Zapata (9′ st Miranchuk). A disposizione: Sportiello, Rossi, Koopmeiners, Mihaila, Cissé, Cittadini, Pessina. Allenatore: Gasperini.
SALERNITANA (3-5-2): Sepe, Gyomber, Fazio, Ruggeri (22′ st Gagliolo); Mazzocchi (40′ st Dragusin), L. Coulibaly, Bohinen, Ederson (40′ st Kastanos), Zortea; Djuric (33′ st Bonazzoli), Verdi (40′ st Mousset). A disposizione: Belec, Russo, Jaroszynski, Di Tacchio, Capezzi, Mikael, Perotti. Allenatore: Nicola
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata – assistenti: Berti e Mastrodonato – IV uomo: Santoro – Var: Di Paolo/Avar: Tegoni.
RETI: 27′ pt Ederson (S), 43′ st Pasalic (A)
NOTE. Ammoniti: Demiral (A), Palomino (A), Djuric (S), Verdi (S), Freuler (A). Angoli: 11-4. Recupero: 0′ pt – 5′ st
Un passo in avanti. Se si vuole dare un nome al pari tra Atalanta e Salernitana, questo sarebbe forse il titolo giusto. Un match intenso dove sono i granata ad uscire maggiormente delusi nonostante il quarto risultato utile consecutivo ed un pareggio che, dal punto di vista della graduatoria, ha una sua bella importanza. Propositiva e sfacciata, è stata questa la squadra di Nicola al Gewiss Stadium dove (particolarmente nella prima frazione) i granata hanno saputo anche dominare una compagine come la Dea che del possesso palla fa le sue fortune.
LA PARTITA. Salernitana che approccia bene il match provando a prendere in mano il pallino del gioco e cercando spesso gli inserimenti in profondità. Il primo squillo è di marca nerazzurra con Scalvini che all’8’ prova a sorprendere Sepe, la conclusione è centrale e di facile presa per il portiere campano. Due minuti dopo (10’) rispondono i granata, Lassana conduce palla e dai venti metri tenta la gran botta dalla distanza che Musso controlla senza patemi. Dopo un quarto d’ora di studio, la sfida si infiamma con l’Atalanta sospinta dagli scambi del duo Zapata-Boga che provano a trovare soluzioni per far male al cavalluccio marino. Al 15’ ci prova anche Ederson che, in un’azione fotocopia del primo tentativo di marca campana con Lassana, pensa alla conclusione dalla distanza. Nel ribaltamento di fronte Boga inventa per Zapata, ad evitare guai è solo l’intervento magistrale di un perfetto Gyomber che non si fa sorprendere nell’uno contro uno. 19’ ed è ancora la Dea a provarci. Freuler anticipa nello stacco Fazio trovando spazio per la gran botta, il tiro è centrale ma forte con Sepe che blocca in due tempi. Ad un attacco bergamasco corrisponde la risposta del cavalluccio marino. Il pericolo arriva ancora da Lassana che cerca l’eurogol con la conclusione di prima dopo un cross di Zortea respinto dalla retroguardia lombarda. Ma la Salernitana non è sazia ed al 27’ passa avanti. Lassana guadagna una punizione da posizione defilata, la battuta di Verdi viene respinta ed arriva tra i piedi di Mazzochi che scodella in mezzo morbido per Djuric, il bosniaco anticipa di testa Scalvini e trova da solo in area Ederson che in spaccata come se fosse Baryshnikov batte Musso e “stappa la lattina” del match. La Dea prova, però, subito a reagire con il solito Boga che si incunea tra le maglie bianche della Salernitana conquistando una punizione a venti metri dalla porta di Sepe, alla battuta va Muriel ma la sua conclusione si infrange sulla barriera. Il momento che i granata vivono è tutto riflesso nelle azioni che Milan Djuric e soci provano a creare. Al 35’ Verdi scappa via e dalla destra mette in mezzo per Lassana che svirgola nel tentativo di servire Ederson in mezzo con Musso che raccoglie la sfera senza problemi. Cinque giri di lancette dopo si fa vedere anche l’Atalanta, prima Boga e dopo Demiral tentano di fare male ma le rispettive conclusioni vengono respinta e bloccata da Sepe. Termina senza ulteriori sussulti la prima frazione con una Salernitana padrona del Gewiss Stadium non solo in risultato ma anche in prestazione. Secondo tempo che si apre con i granata in avanti. Al 47’ Verdi imbecca Bohinen che si trova a tu per tu con Musso, il portiere ex Udinese è bravo a chiudere il proprio palo e deviare in angolo. L’occasione del norvegese da una breve sveglia alla Dea che al 48’ ci prova per due volte con le conclusioni di Muriel ed il colpo di testa di Palomino. Nonostante lo spavento, i granata si rifanno sotto al 50’ con Mazzocchi che trova in mezzo Lassana la cui girata di testa viene deviata da un gran salvataggio di Musso. I cambi di Gasperini danno maggiore qualità ed offensività ai bergamaschi che iniziano con frequenza a girare il pallone ed a tentare il cross in mezzo alla ricerca della deviazione di Zapata. L’aggressività dei lombardi non impensierisce la Salernitana che al 60’ va per due volte vicino al raddoppio. Il primo a provarci è Verdi con il portiere nerazzurro bravo a respingere con i piedi, nel continuo dell’azione Djuric serve all’indietro l’accorrente (ed onnipresente) Ederson, il tiro del brasiliano finisce al lato della porta bergamasca. Quattro minuti dopo (64’) occasionissima per i lombardi. Muriel prende palla e tenta la conclusione, la respinta favorisce Maehle il cui tiro viene respinto dalla bella parata di un attento Sepe. Passa il tempo ed aumenta la pressione dei padroni di casa che con uno scatenato Boga provano a bucare la difesa campana con ripetute offensive. La doccia fredda arriva all’89’. Dragusin non sale in tempo e tiene in gioco Pasalic, l’ex Milan (ben imbeccato) non perdona e fa 1-1. I granata non si perdono d’animo ed al 91’ ci prova Bohinen, il tiro del norvegese finisce tra le braccia di Musso. Finisce così una sfida intensa e nella quale più che mai i ragazzi di Nicola hanno mostrato tutti i passi avanti fino a questo momento.