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«Ci è voluta la Polizia per ottenere una carta d’identità»

La denuncia di Lorenzo Forte, vice presidente dell'associazione "Help Tutela e Sostegno dei Consumatori", alle prese con la burocrazia dell'ufficio Anagrafe di Pastena a Salerno

di Fortunato Caso
23 Marzo 2022
in FATTI
Tempo di lettura: 2 minuti
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«Ci è voluta la Polizia per ottenere una carta d'identità»
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Ancora disservizi all’ufficio Anagrafe a Salerno. Questa volta Lorenzo Forte, vice presidente dell’associazione “Help Tutela e Sostegno dei Consumatori” si fa portavoce dei disagi che riguardano i cittadini salernitani alle prese con il rinnovo della carta d’identità.

Forte racconta di essersi recato presso gli Uffici di Anagrafe del quartiere Pastena in via Madonna di Fatima alle ore 16.15: «Ho rilevato un atteggiamento poco collaborativo da parte di un dipendente, che si traduceva in un invito a tornare in un altro giorno perché, a suo dire, i numeri per le richieste di carta d’identità erano “finiti”. Tutto questo avveniva in pieno orario di ricevimento degli uffici, così come pubblicato sul sito dell’Ente, che prevede nei giorni di martedì e giovedì l’apertura tra le 16.00 e le 17.20» – racconta Forte.

«Il servizio di rilascio della carta d’identità o di un documento provvisorio – incalza il vice presidente dell’associazione – non è un una cosa che si può rimandare a cuor leggero, considerato anche che stavo accompagnando un cittadino extracomunitario residente a Salerno, il quale, con maggiore difficoltà rispetto a chi conosce bene l’apparato amministrativo della nostra città, affronta le barriere architettoniche della burocrazia in un Paese che conosce ancora poco. Al momento di chiedere quindi che venisse data la possibilità, all’utente accompagnato, di accedere ad un servizio essenziale, veniva risposto di tornare in un’altra data, con una leggerezza spaventosa ed aggiungendo persino che avevano mandato via già dieci persone. Dieci cittadini a cui ieri è stato impedito di ottenere un documento di identità. A seguito dell’insistenza rispetto a vagliare la possibilità di fare il proprio dovere, il dipendente ha preferito invitarmi ad uscire, con toni sempre più accesi».

A questo punto, Forte racconta di aver chiesto un chiarimento telefonico, prima alla Polizia Municipale e successivamente alla Polizia di Stato. «A seguito degli immotivati e persistenti dinieghi all’accesso al servizio, sopraggiunte le forze dell’ordine – racconta ancora Forte –  si provvedeva ad identificare il dipendente; intanto i colleghi provvedevano a produrre il documento richiesto alla persona accompagnata, a riprova che il tempo per fare il documento alle ore 16.20, orario del primo accesso, c’era tutto e sconfessando di fatto la teoria che voleva il servizio limitato ad un numero prestabilito deciso arbitrariamente dal dipendente. Con una modalità, tra l’altro, quella dei numeri distribuiti dall’ufficio comunale, che non risponde a nessuna direttiva di legge».

«Sebbene non si intenda proseguire con una denuncia – spiega ancora il vice presidente dell’associazione – vogliamo rendere pubblico questo increscioso episodio  per invitare i dirigenti del Comune ed il Sindaco a sollecitare i dipendenti comunali, invitandoli ad un approccio più collaborativo verso le istanze della popolazione. I cittadini di Salerno, ed in generale tutti quelli che rivolgono richieste negli uffici preposti, meritano di essere trattati con rispetto e l’operato degli impiegati va sempre improntato sulla trasparenza e sull’efficienza amministrativa e non coniugato ad approcci arbitrari. Si ringrazia l’Ufficio di Anagrafe di Pastena, ovvero la parte collaborativa che ci tiene a fare il proprio lavoro in modo professionale dedicandosi al pubblico. Restano, purtroppo, ancora poche ma pesanti eccezioni».

 

 

 

 

 

 

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