La cerimonia di apertura del Santuario della Madonna delle galline a Pagani venerdì 22 aprile ci sarà. Mancherà solo la processione della domenica 24 aprile.
L’annuncio è arrivato questa mattina nel corso di una conferenza stampa congiunta della Diocesi di Nocera-Sarno con l’amministrazione comunale di Pagani.
La decisione arriva dopo le aspre polemiche seguite alla decisione dell’assemblea del clero di sospendere le processioni fino a data da destinarsi. Come si ricorderà, dopo l’annuncio della decisione della Diocesi, c’erano state numerose contestazioni, sfociate anche nell’ideazione di un macabro manifesto funebre con il nome del vescovo Mons. Giuseppe Giudice.
Questa mattina, nella chiesa della Madonna delle galline, una conferenza stampa che sancisce un accordo tra il clero e l’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Lello De Prisco che – come Canfora a Sarno – aveva chiesto una mediazione al vescovo.
«Venerdì ci sarà l’apertura del Santuario – ha annunciato don Enzo Di Nardi, responsabile della Forania, nel corso dell’incontro – Certo, vanno prese tutte le precauzioni visto che per questo evento arriveranno moltissime persone. Come chiesa abbiamo inteso lasciare questo segno proprio per dire al popolo che noi non siamo contro la pietà popolare».
Domenica, invece, nessuna processione: la statua della Madonna sarà posizionata in piazza dove ci saranno le Sante messe alle ore 9, 11, 17 e 19.30 «assieme a momenti di preghiera per le vittime del covid e della guerra».
Problemi per l’ordine pubblico? Il sindaco De Prisco rassicura tutti: «I paganesi saranno responsabili e il servizio d’ordine sarà eccellente».
Il venerdì santo, invece, Gesù morto sarà esposto nella Chiesa Madre del Corpo di Cristo e l’Addolorata nella sua chiesa: «Le motivazioni sono legate ancora all’emergenza Covid: lo stato di emergenza è terminato ma ieri ci sono stati ancora 150 morti e un po’ di attenzione ci vuole – ha detto don Enzo Di Nardi – La motivazione teologica è quella di vivere questo periodo in comunione con le vittime del Covid e della pandemia. La solitudine della Madonna richiama l’esperienza del dolore delle morti solitarie, di cui abbiamo tanto parlato in questo periodo. Non è una repressione della pietà popolare»