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Home RUBRICHE Economia e finanza verde

La sdigitalizzazione della PA, cos’è?

di Gerardo Coppola
3 Maggio 2021
in Economia e finanza verde
Tempo di lettura: 3 minuti
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Tema centrale di ogni riforma della PA è la digitalizzazione dei servizi offerti ai cittadini. Ne ho sentito parlare diverse volte.Anche il PNRR ne fa una trave centrale del programma con investimenti di miliardi di euro. Quindi mi pare utile raccontare fatti che vanno in una direzione completamente opposta e che suggeriscono di necessità di sdigitalizzare quanto più possibile, nel senso di mettere al macero molta della nostra burocrazia.

Cinque eredi hanno locato un bar che di volta in volta è stato trasferito da un locatario ad un altro, il tutto perfettamente legale anche se può apparire sconcertante. Ogni anno vi è da pagare l’imposta di registro di un centinaio di euro, obbligazione che impegna in modo solidale gli eredi e che al contempo è divisibile tra il proprietario e il locatario pro tempore. Vuoi per dimenticanza, vuoi per la difficoltà di capire chi è l’effettivo locatario per un paio d’anni il pagamento non è stato effettuato. E qui entra in gioco la pervasiva macchina dell’Agenzia delle Entrate con cartelle  a raffica ai 5 eredi sparsi un pò in tutta Italia e relative notifiche degli ufficiali giudiziari tramite servizio postale.Trattandosi di due annualità, per ora, le cartelle sono state ben 10 di numerose pagine firmate con dovizia da due diversi dirigenti rigorosamente con penna a biro blu. A ogni comproprietario sono quindi pervenuti due distinti bustoni a distanza di pochi giorni.

Decido ovviamente di pagare l’imposta dovuta con interessi di mora e ben 100 euro di spese postali, e ci credo bene visto lo sforzo titanico dell’Amministrazione di recapitare dieci avvisi. 100 euro su complessivi 500 euro di imposta per due anni. Avvio l’home banking della mia banca con fiducia, in fondo un f24 è in grado di farlo anche un bambino. Niente, scrivo tutto ma non passa per dati incongrui. Telefono al call center dell’Agenzia delle Entrate e dopo una lunga attesa un solerte e gentile impiegato mi dice che devo usare un f24 denominato elide, acronimo che sta per elementi identificativi. In effetti, senza la preziosa indicazione non ci sarei riuscito perchè la mia banca mi offriva l’f24 elide ma io non sapevo cosa fosse.

Concluso il pagamento, stonato e confuso mi veniva in mente il film Brutti,Sporchi e Cattivi di Scola con l’indimenticabile Manfredi che si portava a casa la prostituta di nome Elide (ricordavo male, in effetti era Iside ma siamo lì) che con candore gli ricordava che aveva un nome antico. Al momento non capivo perchè mi era venuto in mente questo accostamento con il film che è la raffigurazione di un mondo carognesco e impietoso ambientato in una baraccopoli romana a metà degli anni settanta. Poi ci sono arrivato.

Ecco l’f24 elide ha per davvero il sapore delle cose antiche, incomprensibile e grottesco allo stesso tempo, come la nostra società piena di miseria umana e di disperazione per sentirsi incapaci di superare gli ostacoli quotidiani, finendo per perdersi nei meandri di una PA bizantina. Essa auspicabilmente potrà solo scomparire in luogo di digitalizzarsi. Guai al solo pensiero di digitalizzare questi bizzarri e temibili accrocchi!

In realtà, noi esseri umani siamo diversi rispetto a queste realtà amministrative opprimenti, non riusciamo a comprenderle e interagire con esse. Sono ontologiche nel senso che hanno vita propria e si espandono dappertutto, utilizzando carta, penna e calamaio per essere certi di raggiungere i destinatari.Inoltre, ed è questo l’aspetto che desidero sottolineare, economisti e giuristi insistono quasi con cinismo a pretendere di cambiarle e riformarle. In Italia, poi, il cantiere delle riforme è sempre aperto, non ha mai una data di fine lavori.

Invero, la letteratura contemporanea, con molto anticipo rispetto a costoro ne ha sancito la totale estraneità alla condizione esistenziale dell’uomo moderno. Come non ricordare Gregor Samsa di Kafka che si risveglia una mattina e si ritrova trasformato in un insetto.

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